EMPLOYED TO SERVE – Eternal Forward Motion

Pubblicato il 31/05/2019 da
voto
7.0
  • Band: EMPLOYED TO SERVE
  • Durata: 00:42:00
  • Disponibile dal: 10/05/2019
  • Etichetta:
  • Spinefarm
  • Distributore: Universal

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In un circuito musicale, quello britannico, fin troppo benevolente nei confronti delle giovani realtà di casa propria (basti pensare al ‘fenomeno’ Venom Prison), il rischio di venire travisati dall’hype alimentato dalla stampa specializzata è sempre dietro l’angolo. Ciononostante, come già avvenuto in passato, non tutti gli elogi e i battage pubblicitari intensivi vanno a coincidere con proposte che, se si guarda alla sostanza, fanno sorgere dubbi sulla valenza artistica dei loro autori. È il caso degli Employed To Serve, responsabili di un caustico metalcore fermo stilisticamente a dieci/quindici anni fa e – dal 2012 – al centro di una carriera fulminante, tra contratti strappati al colosso Spinefarm (che licenzia il nuovo “Eternal Forward Motion”) e date di supporto a Stick To Your Guns, Counterparts e Code Orange. Spalmata su undici brani dall’attitudine inquieta e nervosa, la tracklist si propone di esplorare le derive meno accondiscendenti del suddetto filone, in una sorta di operazione à la “Back to the Future” che frulla la pesantezza dei Martyr A.D. con le paranoie dei Norma Jean, le languide punteggiature melodiche degli Shai Hulud (invero poco numerose) con una ferocia metropolitana palpabile, diventando per larga parte dell’ascolto sinonimo di potenza e coesione.
Un’onda d’urto a cui risulta difficile opporsi si sprigiona fin dall’opener/titletrack – e da lì non si torna più indietro – aizzati dalla sentita performance al microfono di Justine Jones e sospinti incessantemente dagli strappi di guitar work e sezione ritmica, abili nell’alternare assalti frenetici (“Beneath It All”), breakdown enormi (“Dull Ache Behind My Eyes”) e digressioni malinconiche (“Bare Bones on a Blue Sky”). Maturità è quindi ciò che esprime “Forward…” nei suoi tre quarti d’ora di durata, oltre alla volontà (apprezzabile) di affrancarsi dai suoni vuoti e digitali di certi gruppi metalcore di ultima generazione. Un day-kit per affrontare le noie e gli ostacoli della vita di tutti i giorni, la cui intensità viene preservata anche quando dallo sfondo emergono tenui clean vocals. Cercate una parete e preparatevi a sfondarla a testate.

TRACKLIST

  1. Eternal Forward Motion
  2. Beneath It All
  3. Dull Ache Behind My Eyes
  4. Harsh Truth
  5. Sore Tooth Twin
  6. Force Fed
  7. We Forgot You
  8. Suspend in Emptiness
  9. Reality Filter
  10. Owed Zero
  11. Bare Bones on a Blue Sky
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