6.5
- Band: ENDLESS PAIN
- Durata: 00:44:10
- Disponibile dal: 30/05/2011
- Etichetta:
- Nadir Music
- Distributore: Audioglobe
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Tornano alla ribalta i bresciani Endless Pain con questo nuovo “Chronicles Of Death”, terzo full length della band e primo ad uscire per la Nadir Music. Introdotto da una copertina fantastica, l’album si presenta piuttosto denso di novità, sebbene il sound dei nostri rimanga pienamente ascrivibile all’interno dei filoni death e thrash. I ragazzi, infatti, a fronte di un impatto sempre devastante, inseriscono alcune variabili che rendono la loro proposta leggermente più varia e meno noiosa. Degli inserti vagamente rockeggianti flirtano con un break di estrazione epic power in “Trespassing The Shores Of Evil”, mentre un forte afflato epico ammanta “Dead End Nightmare”, senza contare l’ombra evidentissima di Chuck Schuldiner e dei suoi Death che appare e scompare in “Memories Of The Monster” e “Death Comes Ripping”. Il brano migliore del lotto a nostro avviso però è l’ottima “…In Cold Blood”, brano ben costruito su di una melodia portante davvero vincente, che viene violentata da ritmiche intensissime e da un Hate il cui growl contribuisce a spostare sensibilmente il baricentro del sound degli Endless Pain verso il death. Purtroppo, un po’ come un novello giano bifronte, “Chronicles Of Death” presenta anche dei passaggi a vuoto che inficiano non poco il risultato finale. Sono soprattutto le iniziali “The Ascents Of Golgotha” e “Atrocity” a non convincere per niente, in virtù di un songwriting che in questi casi specifici risulta essere troppo scolastico. Allargando lo spettro, sono proprio i brani più legati all’up tempo a risultare più noiosi, sebbene la potenza sprigionata dalla band sia enorme. “Slaughter For The Legacy” e la conclusiva e terremotante “Triple Murder” sono la dimostrazione più lampante che per fare buona musica non basta la forza bruta. In definitiva, apprezziamo la sensibile crescita del fattore death a discapito del thrash di matrice tedesca, così come apprezziamo le innovazioni apportate alla proposta dai ragazzi. Peccato però per qualche passaggio a vuoto di troppo, perché con una maggiore attenzione questo “Chronicles Of Death” avrebbe potuto essere un album veramente molto valido.