6.5
- Band: ENDLESS PAIN
- Durata:
- Disponibile dal: //2003
Ennesima nuova realtà nella scena underground thrash italiana: si parla degli Endless Pain, giunti al traguardo del secondo demo, che sono qui per proporci una musica violenta, diretta e terribilmente in-your-face, assolutamente d’impatto quanto semplice, i cui natali possono essere identificati in band quali la sacra triade del thrash tedesco e i nostrani Necrodeath. La semplicità e la violenza sprigionate sono dunque i principali pregi di questo “Shotgun Carnage”, demo non certo esente da difetti (primi tra tutti la scarna registrazione, lo screaming di Max, non sempre convincente e il livello tecnico dei singoli componenti del gruppo) ma comunque degno di nota per l’efficacia del materiale in esso contenuto, che annichilisce l’ascoltatore sommergendolo con un mare di violenza, e poco importa se non tutto va per il verso giusto; infatti canzoni quali “Church In Flames”, “Browning Automatic Rifle”, “Flesh Fair” e “Holy Beer” (vero manifesto ‘drink and have fun’ come i Tankard insegnano) sono canzoni più che convincenti, e non ci vorrà molto perché possano essere apprezzate da tutti coloro che al thrash non richiedono tecnica ma solo passione e che adorano dischi grezzi e dozzinali quali “Pleasure To Kill”, “Zombie Attack” o “Persecution Mania”; già, perché qui di passione ce n’è da vendere, tanto che sembra quasi di trovarsi di fronte ad un disco registrato ad inizio anni Ottanta, agli albori del thrash, perché non c’è niente che faccia pensare che questo disco sia stato registrato nel 2003. Una nota finale va alle ultime tre canzoni, registrate live a ‘La Sfinge’ di Brescia, che erano presenti in versione studio sul precedente demo; se i primi due pezzi non convincono molto, un plauso va alla buona “Angel Of Apocalypse”, dove il gruppo sembra anche mostrare uno sforzo apprezzabile in direzione di un sound leggermente più ricercato e personale. Ora sta a voi: questo non è certo un disco eccezionale, ma se non siete avvezzi a tecnicismi e vi piace sentire del thrash grezzo e dozzinale, date pure una possibilità agli Endless Pain; se cercate invece qualcosa di innovativo o di un minimo ricercato volgete pure i vostri occhi altrove, qui non c’è nulla che faccia per voi…