7.0
- Band: ENFORCED
- Durata: 00:41:04
- Disponibile dal: 12/03/2021
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: Sony
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“At the Walls”, full-length di debutto degli Enforced (opera che in realtà conteneva i primi demo del gruppo adeguatamente rimasterizzati), non è passato inosservato. Il circuito thrash/crossover lo ha accolto a braccia aperte e ha salutato il quintetto statunitense come una nuova promettente realtà pronta a seguire le orme di formazioni più celebrate. Non a caso, oggi ritroviamo i ragazzi di Richmond sotto contratto con Century Media Records, con un nuovo album, “Kill Grid”, che porta avanti con una certa coerenza il discorso avviato un paio di anni fa. Rispetto agli esordi, va comunque segnalato un complessivo irrigidimento nel songwriting del gruppo, il quale ha (momentaneamente?) accantonato le istanze maggiormente vicine alla sfera crossover e hardcore per imbastire un lotto di composizioni più quadrato e metallico, che ha nel thrash metal del caposaldo Slayer il proprio principale punto di riferimento. Inizialmente additati come abili discepoli dei Power Trip, gli Enforced arrivano qui a rivendicare un’anima più dura e velenosa che si traduce in brani più strutturati, in una doppia cassa più presente e in un generale sentore retro-thrash che abbraccia ritmiche, riff e assoli. La regolare esposizione di paradigmi radicati negli Eighties più classici e l’insolita lunghezza media delle tracce fa perdere un po’ di immediatezza ai cinque americani, ma, dopo qualche ascolto, “Kill Grid” riesce a confermarsi un lavoro ottimamente eseguito, che risponde a tutti i canoni del genere e che si ascolta con piacere dall’inizio alla fine grazie a un’ispirazione su livelli più che decorosi. Il groove di “At the Walls”, inoltre, è ancora presente in episodi come “Beneath Me” e “Blood Ribbon”, dai quali emerge anche quella sfrontatezza che avevamo subito apprezzato al primo approccio con la band.
Sono tante le formazioni che negli ultimi anni hanno cercato di prendere esempio dagli sfortunati Power Trip: gli Enforced, forse temendo nuovi pericolosi e tediosi confronti diretti con una realtà altamente in vista, hanno deciso di correggere lievemente il tiro e di spostarsi su sonorità più metallare; il frutto dei loro sforzi, pur non brillando per personalità, troverà probabilmente il favore dei thrasher oltranzisti e della frangia hardcore che non disdegna cadenze più severe, proprio come avvenuto per i recenti lavori di Plague Years e High Command. Ora c’è solo da sperare di riuscire a lasciarci presto alle spalle questa pandemia, così da potere finalmente ammirare questo gruppo sulle assi di un palco. Certa musica, dopo tutto, è fatta soprattutto per essere suonata e vissuta dal vivo.
