ENFORCER – Death By Fire

Pubblicato il 21/01/2013 da
voto
6.5
  • Band: ENFORCER
  • Durata: 00:35:46
  • Disponibile dal: 01/02/2013
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast
  • Distributore: Warner Bros

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A giudicare dal nome, dalla copertina e anche da un primo frettoloso ascolto, gli Enforcer ci danno proprio l’idea di una band integralista. Un po’ tipo i Cauldron insomma, una band tutta borchie, pelle e sonorità esclusivamente ancorate ai grandiosi Anni ’80. Be’, ammettiamo che almeno in parte questa prima impressione calza a pennello a questi quattro simpatici ragazzi svedesi, ma non ne rappresenta secondo noi realmente l’essenza. Come ci comunicano giustamente i primi ascolti, la sudditanza della band stessa all’heavy ottantiano risulta ben chiara e in nessun modo nascosta; però accanto a questa importante influenza, che rappresenta un buon settanta per cento della base musicale degli Enforcer, si trovano anche robuste iniezioni di vecchio thrash americano e dello speed metal degli esordi, quello che porta l’inconfondibile stampo ‘made in California’ sulla propria carrozzeria metallica. Ci sono quindi tracce dei primi Judas (poco), degli Iron Maiden (di più) e soprattutto dei Saxon in “Death By Fire”, terza uscita degli Enforcer, ma al contempo si avverte facilmente quell’importante impronta speed, che viene strappata dichiaratamente da album quali i seminali “Kill ‘Em All” dei Metallica o “Violence & Force” degli Exciter. Ed è di questa continua alternanza tra un’osservanza tutta inglese dei canoni del metal e un’eccessività tipicamente americana che vive quest’album, che riesce a trascinarci su territori più spericolati quando cominciamo a trovare l’album un po’ troppo conformista, ma che è anche pronto a riportarci nelle ‘sicure’ acque della NWOBHM qualora l’esuberanza del suono cominciasse un po’ a stancare. Insomma, un album che vive di movimento e di una continua dinamica, potremmo dire, che quindi mostra l’ovvio pregio di non annoiare, ma insieme mostra però anche il difetto di non analizzare a fondo il materiale messo a disposizione da queste due scene musicali dalla storia così grandiosa, e di risultare alla fine in alcuni punti fastidiosamente ‘superficiale’. Una superficialità forse scusabile, a dir la verità, in quanto dovuta più che altro alla mancanza di un terreno saldo su cui approfondire un discorso più omogeneo piuttosto che per vere pecche di tipo compositivo, ma è un difetto avvertibile, su questo non c’è dubbio. Se quindi il livello di adrenalina rimane altissimo su tutti i quaranta minuti di questo breve CD, e ci soddisfa pienamente; ci rammarichiamo però un po’ per la mancanza di un pezzo alla “Children Of The Damned” o alla “Revelation” (per citare gli Iron, ma il discorso vale anche per tutte le altre band usate come paragone), qualcosa insomma che ci proponga una più gustosa e ragionata variante sul tema proposto dall’album. Invece sono solo i ritmi indiavolati, il riffing furioso, il drumming esagerato e il basso pulsante a farla da padroni, là dove magari qualche arpeggio o costruzione più elaborata non ci sarebbe dispiaciuta. Noi il nostro lavoro lo dobbiamo comunque fare, e bocciare un prodotto sfacciatamente metallico e ben suonato come questo non sarebbe certo onesto, ma oltre l’ampia sufficienza che vedete in calce non possiamo andare. Curiosamente, se avessero suonato solo speed alla Exciter, l’eccessiva inflessibilità dell’album ci sarebbe anche andata a genio, ma questo comodo tornare alle facili melodie dell’heavy britannico senza sfruttarne tutto il range di colori e sfumature che deriva dai mid tempo e semi ballad di quel genere ci sembra un po’ riduttivo. Sicuramente però il disco piacerà a chi è alla ricerca di sonorità di una volta, che qui può trovare declinate su nove gustosi e metallici brani.

TRACKLIST

  1. Bells Of Hades
  2. Death Rides This Night
  3. Run For Your Life
  4. Mesmerized By Fire
  5. Take Me Out Of This Nightmare
  6. Crystal Suite
  7. Sacrificed
  8. Silent Hour/The Conjugation
  9. Satan
1 commento
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