6.0
- Band: ENGINE DRIVEN CULTIVATORS
- Durata: 00:34:50
- Disponibile dal: 31/05/2019
- Etichetta:
- Punishment 18 Records
- Distributore: Andromeda
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Il quarto lavoro sulla lunga distanza degli Engine Driven Cultivators non si discosta molto da quanto già espresso otto anni fa nelloprecedente “Back From The Drainpipe”. La band romana punta di nuovo sulla stessa formula thrash metal che strizza l’occhio a quella venatura punk hardcore di band come i Municipal Waste ed i Suiciadal Tendencies. “Insert Coin” si dimostra un lavoro dalle due facce: se il dittico iniziale composto da “Throne Of The Slapsticks” e “B.O.P.E” ci mostra una band ispirata che si lascia andare a riff schizofrenici e soluzioni vocali ispirate non si può dire lo stesso della seconda metà del disco dove le forme canzone ed i riff, meno brillanti e personali, danno l’idea di una situazione stagnante per quanto riguarda il reparto compositivo. La scelta di una produzione asciutta, meditata forse per avvicinarsi al suono di quelle correnti sopracitate, non aiuta ad esaltare tutte le tracce ed unita ad una prova vocale che scema col passare dei minuti, passando da un cantato rancido ed accattivante ad una nenia dal profilo urbano priva di qualsivoglia tono d’espressività, lascia un sentore di monotonia appiattendo di netto l’offerta. Gli EDC confermano il loro trademark stilistico iniziato nella scorsa release offrendo buoni momenti d’esaltazione che sfumano però troppo in fretta. Dopo tanto tempo riteniamo lecito aspettarsi un lavoro differente per alcuni aspetti, infoltendo magari la varietà della proposta. Non è un game over ma confidiamo maggiormente nella prossima moneta.