ENSIFERUM – One Man Army

Pubblicato il 13/03/2015 da
voto
7.0
  • Band: ENSIFERUM
  • Durata: 00:53:05
  • Disponibile dal: 20/02/2015
  • Etichetta:
  • Metal Blade Records
  • Distributore: Audioglobe

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Forse non è un caso che il nuovo album degli Ensiferum sia primo nella classifica di vendite in madrepatria. La Finlandia, in fatto di musica, non è l’Italia: i due paesi sono lontani anni luce ancor più delle rispettive lingue… “One Man Army” è molto catchy, persino troppo in determinati frangenti, ma alla fine bisogna riconoscere a questo gruppo di aver saputo (non senza malizia) abbinare gli elementi giusti per dare al proprio ‘pagan metal’ (da intendersi in senso lato) una dimensione universale. Diciamo subito quello che magari spesso si cerca di coprire con infiniti giri di parole: “One man Army” verrà apprezzato e senza troppi sforzi dagli amanti del power metal e affini. Lo scoglio più grande da superare, per questo pubblico, è il cantato screaming, ma intelligentemente gli Ensiferum hanno pensato bene, ancor più delle altre volte, di dare ai vari refrain dei brani un tocco più soft con l’introduzione del cantato pulito e di cori epici. La stessa canzone omonima della release ha un ritornello con un coro da rendere nostalgici i fan dei Blind Guardian e l’accostamento alla band teutonica non si riferisce soltanto a questo capitolo. Non mancano, per rendere ancora più amabile l’album, alcuni intro dal sapore ‘celtic’, nè manca la classica ballad un po’ malinconica e un po’ romantica. Dubitiamo che i fan di vecchia data della band siano felici di questo nuovo lavoro, ma se da un lato la svolta sembra netta e pare che la band abbia in gran parte rinnegato molto dello stile presente sull’ottimo “Unsung Heores”, d’altro canto non si può tacere la bravura del gruppo nel saper confezionare singoli capitoli davvero efficaci e capaci di imprimersi subito nella testa dell’ascoltatore. Il sesto full length album del gruppo finnico forse sposta gli equilibri, di uno stile prima sospeso sempre su di un filo, lontano dalla zona del ‘pagan metal’ o se preferite da uno stile comunque estremo. Inizi come quelli presenti su “Two of Spades” di metal estremo hanno davvero poco: i ritmi sono sostenuti e le chitarre viaggiano veloci, ma siamo in campo speed/power così come appartiene a quel genere il coro reiterato più volte nel corso del brano. La produzione è ovviamente professionale, ma i suoni potevano essere ben diversi e migliori per il sound che la band ha voluto proporre su “One Man Army”. La batteria è assolutamente troppo secca ed inconstistente, le chitarre avrebbero potuto essere più corpose, ma evidentemente la registrazione è rimasta più vicina alle release del pagan e viking metal piuttosto che alle soluzioni proposte per i gruppi power. Potrebbe anche darsi che la scelta sia voluta per cercare di rimanere sempre a metà strada e far felici tutti. D’altronde, viste le prime notizie sulle vendite dell’album, il gruppo sembra aver ragione e aver vinto l’ennesima sfida. Non si può nemmeno dire che la formazione abbia stravolto il proprio stile, perchè simili ‘derive’ stilistiche in passato c’erano già state, ma stavolta c’è la sensazione di essere davanti ad una vera e propria svolta. “One Man Army” ci dice che gli Ensiferum sono una band versatile e pronta a diventare un ibrido stilistico che si avvicina maggiormente ai generi più classici dell’heavy metal. Un buon album, ma non certamente il migliore della discografia di questo gruppo.

TRACKLIST

  1. March Of War
  2. Axe Of Judgement
  3. Heathen Horde
  4. One Man Army
  5. Burden Of The Fallen
  6. Warrior Without A War
  7. Cry For The Earth Bounds
  8. Two Of Spades
  9. My Ancestors' Blood
  10. Descendants, Defiance, Domination
  11. Neito Pohjolan
3 commenti
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