8.0
- Band: ENTHRONED
- Durata:
- Disponibile dal: //2002
- Distributore: Audioglobe
A volte ritornano… quando ormai sembrava che anche gli Enthroned fossero destinati ad entrare nel cimitero delle band gloriose decadute, ecco una diabolica resurrezione dalla portata devastante! “Carnage In Worlds Beyond” è molto più di un ritorno in grande stile, è un’unione blasfema di thrash e black metal, un’unione che sa di presagio: il Sigillo del Male approva questo demoniaco sposalizio e lo pone come guida verso la nuova alba del black metal. Il black metal sinfonico ormai è un lontano ricordo, la nuova strada è tracciata col sangue. I Marduk hanno ormai perso il loro mordente originario, ma il testimone delle legioni d’assalto del black metal è passato a gruppi come Nargaroth, Behexen, Tsjuder, Sorhin ed Enthroned, appunto. Una fusione del thrash più aggressivo e del black metal gelido e privo di melodiche armonie non poteva essere congegnata in modo migliore. “Infernal Flesh Massacre”… come non sentire gli echi di un capolavoro come “Diabolical Fullmoon Mysticism” misto al piombo fuso sgorgante dalle mitragliatrici dei Sodom di “Agent Orange” e dalla polveriera “Pleasure to kill” dei Kreator? Non a caso il producer dell’album in questione è quella leggenda vivente di Harris Johns (produttore degli album thrash sopra menzionati). Con “Bloodline” continua a scorrere il sangue black metal, rivitalizzato dal supporto incredibile di un drummer di tutto rispetto: Alsvid (già batterista della black metal band Seth); la song è incentrata su un riff maestoso che si trasforma in assolo superbo mentre il ritmo incalzante vi trascinerà in un violento headbanging. Ma se ho appena esagerato nel descrivere le vostre reazioni nell’ascolto di “Bloodline”, allora cosa dovrei dire di “Jehova Desecration”?! L’odio scorre in queste nere note, e non in una singola canzone, bensì in tutto l’album. Azzeccata la scelta (e non solo per i nostalgici degli albori della band) di inserire “Diabolic Force”, song prelevata dal demo della band che risale al lontano 1990, riproposta in versione ‘moderna’ (ma nemmeno troppo): evidenti qui, più che altrove, le influenze thrash di stampo germanico sulla band belga. Gli Enthroned sfoderano un lavoro forgiato dalle più potenti fiamme: ad un ascolto distratto può sembrare un maldestro tentitivo di inchinare il black metal al thrash, ma sarebbe un’interpretazione del tutto fuorviante e la controprova sta in “Graced By Evil Blood”: epicità soffusa che serve solo ad evidenziare il killer riffing di una band che, finalmente, è giunta dopo tanti e troppi anni ad una dimensione adulta. Il “Carnage In Worlds Beyond” è già iniziato e sta per arrivare anche nel nostro mondo… siete pronti all’Armageddon? Bentornati Enthroned!