8.0
- Band: ENTOMBED
- Durata: 00:37:00
- Disponibile dal: //2001
- Etichetta:
- Music For Nations
- Distributore: Audioglobe
A due anni di distanza dal grandioso “Uprising”, gli Entombed si riconfermano in un vero e proprio stato di grazia, riuscendo a convincere definitivamente anche quei pochi che avevano temporeggiato a dichiararne la rinascita dopo lo scandalo “Same Difference”. D’altronde, è davvero arduo resistere al fascino di un lavoro come il nuovo “Morning Star”. Nei solchi del platter c’è tutto quello che si è sempre amato della formazione svedese nel suo periodo d’oro: il mix di varie sonorità, la faccia tosta, la grande cura nel songwriting. “Morning Star” mutua da “Uprising” l’approccio ruvido e sguaiato, ma a livello stilistico pone un po’ più l’accento sulle influenze metal del quintetto, che qui finisce per strizzare più volte l’occhio ai suoi esordi e addirittura a certo thrash metal slayeriano. Il tutto viene però impacchettato in una produzione spesso molto vicina allo stoner, che conferisce al disco un dinamismo di tutto rispetto e quell’invidiabile trasversalità che è ormai uno dei più grandi marchi di fabbrica degli Entombed. Ce n’è per tutti i gusti: si passa dal favoloso midtempo sabbathiano di “Chief Rebel Angel” alla cavalcata heavy di “I For An Eye”, dal thrash metal senza mezzi termini di “Ensemble Of The Restless” e “You’re About To Die”, al minimalismo punk’n’roll di “Year One Now”. Questi forse i brani più esaltanti del lotto, ma sia chiaro che non si rintraccia un solo passo falso nella tracklist, che questa volta – a differenza di “Uprising” – riesce a brillare anche per varietà. Con “Morning Star”, gli Entombed riassumono perciò alla grande tredici anni di carriera con un lavoro all’insegna dell’ispirazione e della spontaneità, riuscendo a mettere d’accordo proprio tutti. “Same Difference” è ormai solo un lontano ricordo… Cederlund, Petrov, Hellid, Stjärnvind e Sandström sono tornati al massimo della loro forma e per gli aspiranti al trono è molto dura stare al passo.