voto
7.5
7.5
- Band: EQUILIBRIUM
- Durata: 01:20:25
- Disponibile dal: 20/06/2008
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Audioglobe
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I bavaresi Equilibrium si erano già fatti notare con “Turis Fratyr”, il loro album di debutto uscito nel 2005 e ora replicano con il nuovo “Sagas”, un disco che permetterà alla band di allargare la propria schiera di fan. L’album si presenta più convincente e maturo rispetto al precedente e colleziona una serie di brani scorrevoli e divertenti. Il gruppo suona infatti un viking decisamente incline al power, dalle atmosfere epiche, folkeggianti e festaiole con cantato prettamente in screaming, ritmiche velocissime e una forte componente sinfonica affidata soprattutto alle tastiere. Tra le influenze troviamo Ensiferum, Menhir, Mythotyn, Finntroll, i Children Of Bodom di “Follow The Reaper” e in certi frangenti anche il riffing serrato dei Dragonforce o dei Running Wild più tirati. L’opener “Prolog Auf Erden” è una lunga intro sinfonica che apre la strada a “Wurzelbert”, brano ricco di cambi di tempo, con accelerazioni dove è notevole e “simpatica” la contrapposizione tra le vocals black e le divertenti melodie che escono dalla tastiera di Armin Dorfler. La successiva “Blut Im Auge” è praticamente una canzone power metal sulla quale è innestata la voce estrema. Anche in questo caso le parti sinfoniche hanno un peso consistente e non manca anche qualche sfuriata in blast beat. Molto catchy “Unbesiegt”, anch’essa veloce e diretta, così come “Snuffel” dove il lato più allegrotto della band prende il controllo della situazione. Bella anche “Heiderauche”, più epica e tranquilla delle precedenti nella prima parte, mentre nella seconda torna a spingere pesantemente sull’acceleratore tra assoli di tastiera e parti in growl. Un difetto del disco è che nel corso della sua notevole durata rischia di stancare l’ascoltatore per via di una certa ripetitività. Discutibile poi la scelta di chiudere il lavoro con una strumentale di ben sedici minuti. La preparazione tecnica dei sei componenti è comunque fuori discussione e anche suoni, arrangiamenti e persino l’artwork sono molto curati. Certo, non a tutti piacerà la proposta degli Equilibrium, soprattutto a chi odia le melodie facili e il power metal sinfonico, la cui influenza è qui presente in più occasioni. “Sagas” si pone ad ogni modo in una posizione intermedia tra vari sottogeneri del metal e questo sicuramente è un suo punto di forza. Se vi piacciono le band sopra citate, difficilmente rimarrete delusi da questo album.