ESOCTRILIHUM – The Telluric Ashes Of The Ö Vrth Immemorial Gods

Pubblicato il 29/05/2019 da
voto
7.0
  • Band: ESOCTRILIHUM
  • Durata: 01:15:09
  • Disponibile dal: 24/05/2019
  • Etichetta:
  • I Voidhanger Records

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Tra esoterismo e follia, o più probabilmente perché divenuti pazzi in seguito a riti incontrollabili e temibili, gli Esoctrilihum continuano imperterriti nel loro percorso musicale e narrativo insieme, senza cedere di un centimetro né in termini di violenza, né di ipertrofia produttiva; ancora una volta parliamo di poco più di sei mesi di distanza dal precedente full-length, e si supera l’ora e un quarto di durata in questa rappresentazione dell’Inferno che pesca con mestiere nelle atmosfere più morbose e raccapriccianti del metal estremo. Come negli album precedenti, Asthâghul mantiene una sua impronta chiara pur perseguendo novità evidenti nel sound. Nella prima parte del lavoro le chitarre percorrono scale atipiche, con una certa influenza orientaleggiante che può far pensare tanto ai Rotting Christ quanto a certe fangose celebrazioni occulte dei primi Morbid Angel, il tutto scandito dalle sferzate secche della batteria e dal cantato che alterna rantolii e momenti più teatrali ed evocativi, contribuendo all’atmosfera aliena complessiva. Dopo il rallentamento da vento perverso che chiude “Invisible Manifestation Of Delirium God”, inizia a crescere una componente più sperimentale, e ormai nota per la band francese, che passa da brevi fiammate progressive a rallentamenti e tonalità sempre più bestiali (“Aborted Sun”), con anche spazio per pezzi più selvaggi e lo-fi (“Thar-Voknargh”, che strizza quasi l’occhio ai Sarcofago). Molto potente ed evocativa la sequenza “Black Hole Entrance” e “Black Hole Exit”, che a dirla tutta potrebbe anche chiudere l’album, almeno in termini di durata. A seguire possiamo in effetti citare ancora la conclusiva “Torment Of Death”, che ha il pregio di riassumere quasi tutte le ricche polarità espresse nel resto del lavoro, ma come anche in passato l’unico peccato compiuto dagli Esoctrilihum è quello di dilungarsi un po’ troppo, a scapito del mantenimento di una freschezza che nei singoli brani si nota sempre più; due o tre tracce in meno avrebbero secondo noi giovato al risultato finale, specie quando iniziano a ripetersi cadenze e sonorità.

TRACKLIST

  1. Kahlbas Mha
  2. Kros Ö Vrth
  3. Invisible Manifestation Of Delirium God
  4. Stone Of Static Void
  5. Thar-Voknargh
  6. Listaël
  7. Aborted Sun
  8. Black Hole Entrance
  9. Black Hole Exit
  10. Inexorable Plague Of Time
  11. Torment Of Death
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