7.0
- Band: ETERNAL IDOL
- Durata: 00:53:27
- Disponibile dal: 11/07/2025
- Etichetta:
- Frontiers
Gli Eternal Idol giungono con “Behind A Vision” al loro terzo full-length, che arriva a nostro avviso in maniera per nulla scontata, data la storia già piuttosto travagliata della band. Fondata nel 2016 da Fabio Lione e da Nik Savio (Hollow Haze), comincia ad avere già i primi stravolgimenti in line-up dopo la pubblicazione dell’album di debutto, “The Unrevealed Secret”, con la separazione dei Colleluori (il padre Camillo e la figlia Giorgia). “Renaissance” è un secondo full-length molto valido, ma dopo questo lasciano prima la nuova cantante Claudia e poi addirittura lo stesso Fabio Lione.
Il gruppo a questo punto avrebbe potuto tranquillamente sciogliersi, ma Savio, convinto della validità del progetto, ha pensato di proseguire, confermando l’ottima sezione ritmica, composta da Andrea Buratto al basso e da Enrico Fabris alla batteria, mentre gli attuali cantanti sono Letizia Merlo e Gabriele Gozzi (da poco entrato a far parte anche dei tedeschi Induction).
Questo nuovo lavoro, registrato l’anno scorso (come confermatoci da un membro della band e non tra il 2019 e il 2020, come erroneamente indicato nel comunicato stampa della Frontiers), prosegue in linea di massima sulla scia del precedente disco, proponendo un metal melodico fresco e coinvolgente, ricco di orchestrazioni e di effetti sonori. In generale, lo stile appare un po’ meno focalizzato sulle voci e sul chitarrismo di Savio, che restano importanti, ma sono meno in primo piano e risultano tendenzialmente più calati in un sound d’insieme.
Il disco parte benissimo con quattro canzoni molto ben riuscite (“Amnesia”, The Enemy Is Me”, “Empire Of One” e Vampire”), dove si riscontra un ottimo equilibrio in quanto a potenza, sound e squisite melodie, ma anche con un buon feeling tra le voci dei due cantanti. Un po’ meno brillante, a nostro avviso, “Battle Of Souls”, mentre ci convincono invece “Beyond The Sun”, dove c’è anche un intermezzo in italiano e “Revolution”, una traccia che sembra ispirata agli intrecci melodici e vocali dei Temperance. Per il resto, la tracklist prosegue con dei brani di buon livello, che però siamo propensi a non mettere sullo stesso piano rispetto a quelli già menzionati.
Diciamo che, se nei primi due album gli Eternal Idol davano l’impressione di sforzarsi di provare a cercare qualcosa in qualche misura di innovativo, “Behind A Vision” va tutto sommato ad inserirsi in un filone di metal melodico di cui ormai le band italiane possono realmente fare scuola, con buoni risultati; inoltre, le canzoni sono tendenzialmente più lineari e non si ravvisano spunti prog che in qualche modo erano presenti in passato. Per quanto riguarda le orchestrazioni, sono ormai un elemento fondamentale nel sound della band, ma in controtendenza a quest’importanza, pur essendo ben curate, in qualche passaggio ci sono sembrate un po’ troppo essenziali.
Tra le note più positive, segnaliamo l’ottima performance dei due cantanti, che possono essere davvero le persone giuste per dare continuità a questo progetto e la conferma di Fabris, il quale da giovane talento è diventato ormai una certezza e uno dei batteristi più interessanti in circolazione.
Più di ogni altra cosa, però, su “Behind A Vision” Savio è riuscito a dare concretezza ancora una volta a questa sua visione musicale, realizzando un disco molto valido e, ciò che più conta, come evidenziato, con tante belle canzoni.