7.5
- Band: ETERNAL IDOL
- Durata: 01:00:45
- Disponibile dal: 02/12/2016
- Etichetta:
- Frontiers
- Distributore: Frontiers
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Nati idealmente dalle ‘ceneri’ degli Hollow Haze mark 2012, quelli dell’ottimo “Countdown to Revenge”, gli Eternal Idol rappresentano un po’ la new sensation Frontiers di quest’anno per quanto riguarda il metal melodico. E a ragione, potremmo dire, visto che di motivi di curiosità intorno a questa nuova formazione ce ne sono sicuramente molti, a partire ovviamente dalla presenza del vociferatissimo (soprattutto in questo periodo di grande movimento in casa Rhapsody) Fabio Lione per finire con la curiosa formazione a due voci soliste impiegata dalla band stessa. Detta così, la questione delle due voci non sembrerebbe nemmeno tanto questa grossa novità, soprattutto considerato il numero sempre crescente di band che impiegano questa soluzione, ma a conti fatti siamo qui a dirvi che, probabilmente, il vero punto di forza di questa formazione risiede proprio in questa soluzione atipica per quanto riguarda le linee vocali. A differenza infatti di Amaranthe, Epica, Nightwish (parzialmente) e molti altri, gli Eternal Idol non costruiscono le proprie canzoni facendo leva sui punti di distacco tra la voce maschile e quella femminile, ma al contrario basandosi sulle loro somiglianze. In effetti, come si nota ascoltando queste undici tracce, l’interpretazione di Lione è grossomodo quella presente sui passaggi più puliti di Vision Divine e Athena, una voce melodica e appoggiata su tonalità acute, del tutto complementare e per nulla antitetica a quella della giovanissima Giorgia, dotata invece di un bel timbro aperto alla Anastasia che dà il meglio più o meno sulle stesse tonalità. Il risultato, c’è da ammetterlo, non è d’impatto ma sicuramente di grande armonia: le due vocalità si fondono perfettamente tra loro senza creare discontinuità nelle melodie portanti dei vari pezzi, e tutto ciò avviene assolutamente non a discapito della personalità di nessuno dei due interpreti. Ognuno dei due cantanti riesce infatti mirabilmente a ‘colorare’ queste melodie in partenza così simili in un modo del tutto personale, mettendo in luce un lato dolce ma anche potente di Fabio e una vocalità più sporca e sbarazzina da parte della bella Giorgia. Ogni brano vive di una spinta unica, che gli viene conferita proprio dal modo in cui si è deciso di adoperare questa doppia vocalità: pezzi eleganti e pomposi come l’opener “Evil Tears” o la speedy “Is The Answer Far From God?” lasciano ad esempio uno spazio più importante a Lione, con la Colleluori a tratteggiare essenziali sfumature, ma altri godono invece della vocalità più sporca e multiforme di Giorgia, vera mattatrice quando si tratta di cercare di unire stili diversi. Musicalmente, lo dicevamo, gli Eternal Idol non inventano nulla, la loro musica è stilisticamente ancorata a quel territorio di confine tra il metal epico e melodico degli Avantasia e il power sinfonico alla Kamelot, e da lì non esce, ma ciò che permette all’album di risplendere più di molti altri prodotti è proprio il modo in cui il quintetto tricolore ha saputo giocarsi la carta dell’alchimia tra i due cantanti. Un’alchimia davvero insperata e mirabile, che affiancata a un compositore solido come Nick Savio, ispirato anche in fase solista, e a una sezione ritmica precisa e quadrata come quella composta da Colleluori e dal sodale Buratto, non può che produrre come risultato un album alla fine piacevole e ben riuscito come “The Unrevelaed Secret”.