6.5
- Band: EVEN FLOWERS KILL
- Durata: 00:26:36
- Disponibile dal: 25/05/2009
- Etichetta:
- Casket Music
- Distributore: Audioglobe
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Non sono certo degli sprovveduti alle prime armi, sebbene esistano da solo qualche anno, i britannici Even Flowers Kill, combo moderno e tendenzialmente innovativo che propone uno stile a metà strada tra un math-core atmosferico e non troppo cervellotico e il party-core tanto apprezzato dai giovanissimi d’oggigiorno. Un approccio alla composizione prevalentemente tecnico, nervoso e psicotico viene continuamente ammorbidito da azzeccate sezioni riflessive e malinconiche, capaci di donare ai pezzi di “Smile For The Camera”, prima pubblicazione per gli EFK sotto Casket Music, una profondità notevole, oltre ad essere in grado di estirpare rapidamente qualche avvisaglia di banalità causata dalla serrata proposizione dei soliti breakdown mosh. Servirebbe qualche intromissione elettronica in più, per ora abbozzata con loop e synth ben piazzati qua e là, per completare un concept sonoro già piuttosto accattivante e sperimentale. Non siamo ancora di fronte a dei geni, anzi, ma alcune basi di valore questi Even Flowers Kill sono in grado di porle. Pecca del lavoro, come spesso succede, è la scarsità del cantato, in questo caso opera del nuovo Mark Howes, sterile in fase di screaming e poco convincente durante alcune clean vocals d’azzardo; molto meglio nelle strofe pulite e tranquille, ma ci pare troppo poco. Comunque nulla di drasticamente negativo, in quanto la formazione può crescere sotto tutti gli aspetti. L’EP in questione presenta quindi una band che, dopo aver ben rinsaldato la line-up con l’ingresso dell’ottima e virtuosa batterista Helen Rowell, spera di riuscire a trovare lo spiraglio giusto per andare a sedersi al sole vicino alle promesse di una scena – quella giovanile – sempre avida di nuove band. Curioso incrocio tra Protest The Hero, Candiria, Enter Shikari e Cephalic Carnage.