EVIL INVADERS – Feed Me Violence

Pubblicato il 03/10/2017 da
voto
7.0
  • Band: EVIL INVADERS
  • Durata: 00:35:50
  • Disponibile dal: 29/09/2017
  • Etichetta:
  • Napalm Records
  • Distributore: Audioglobe

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“Speed Metal is back!”. Questo è il motto dei belgi Evil Invaders, formazione da inscrivere in tutta quella nuova ondata di gruppi denominata ‘New Wave Of Traditional Heavy Metal’. Ora: utilizzare questi termini ci sembra quantomeno anacronistico e anche un po’ ridicolo, per cui veniamo subito al sodo analizzando questo “Feed Me Violence”, disco che arriva a due anni dal precedente “Pulses Of Pleasure”. Ritagliatisi tutto un loro spazio nel panorama del ‘true’ metal europeo, il quartetto si pone a metà tra heavy e thrash metal, ricordando ovviamente tutta la vecchia guardia del genere con un disco che puzza di olio motore e birraccia scadente da discount malandato. Ce ne si accorge subito dalla opener “Mental Penitentiary”: una fucilata di speed vecchia scuola che ad un certo punto ci sorprende con uno stacco più tranquillo, per poi ritornare con il suo ritmo forsennato a costringerci all’headbanging. Al di là dei pezzi più spinti, comunque, i punti dove gli Evil Invaders danno il meglio di loro sono i pezzi più lenti come “Broken Dreams In Isolation” ed “Oblivion”, in cui riescono a coniugare l’anima veloce e grezza con una maggiore emozione, ricordando a tratti i Metallica dei primi album. Certo, anche il resto del disco non è da buttare: la title track “Feed Me Violence” è un ottimo concentrato di violenza nel giro di quasi quattro minuti, con una attenzione che va a toccare più che altro territori esplorati in precedenza dai Warbringer che da gruppi più vecchia scuola. Proprio perché “Feed Me Violence” si inserisce in una corrente ben specifica, infatti, non bisogna cadere nell’idea di ascriverlo a una mera e propria opera di imitazione: un disco che stranamente ha qualcosina da dire, anche se non è perfetto e contiene qualche sbavatura. In ogni caso la voce di Joe e l’ottimo lavoro alla chitarra solista di Max, veri protagonisti di questa mezz’ora, rendono il tutto molto più accessibile e meno lontano dall’ascoltatore eliminando qualsiasi cosa che possa suonare troppo tecnica, come nell’emozionante pezzo strumentale “Shades Of Solitude”. A chiudere il tutto ci sono la americanissima “Anger Within” e “Among The Depths Of Sanity”, la quale inizia con un basso che ricorda parecchio moltissimi grandi gruppi del passato ed il loro modo di accattivarsi l’attenzione dell’ascoltatore. “Feed Me Violence” è un disco ruvido e caciarone, che non si vergogna di essere tale e che ci sbatte in faccia tutta la sua voglia di farci pogare: certo, mancherebbero dei pezzi che permetterebbero all’album di diventare un vero e proprio caso, ma gli Evil Invaders confezionano comunque un bel seguito per il loro primo disco. Pure la copertina, in fondo, ben rispecchia l’attitudine della band, con un mostro della palude intento a liberarsi dal filo spinato: un ascolto obbligato per tutti gli amanti dello speed americano d’annata.

TRACKLIST

  1. Mental Penitentiary
  2. As Life Slowly Fades
  3. Suspended Reanimation
  4. Broken Dreams In Isolation
  5. Feed Me Violence
  6. Oblivion
  7. Shades Of Solitude
  8. Anger Within
  9. Among The Depths Of Sanity
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