voto
7.5
7.5
- Band: EVOCATION
- Durata: 00:39:40
- Disponibile dal: 29/10/2010
- Etichetta:
- Cyclone Empire
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Il risveglio dal breve letargo seguito al fortunato tour di supporto a "Dead Calm Chaos" avviene nel migliore dei modi per gli Evocation. La death metal band svedese ha ricaricato le batterie, ha riaffilato le lame ed è tornata fra noi davvero in forma, con un disco che a tratti può essere accostato all’ottimo debut "Tales From The Tomb". Continua a essere evidente la capacità del gruppo di non fossilizzarsi su una singola formula, di non dare in pasto all’ascoltatore un monolite, ma una serie di brani dotati di un discreto dinamismo. Gli Evocation di "Apocalyptic" ancora una volta si rivelano il punto di congiunzione fra la brutale scuola di Stoccolma e quella più ariosa/epica della vecchia Gothenburg. Riffoni crunchy e melodie non litigano, ma si abbracciano lasciandosi sullo sfondo paesaggi decadenti, che questa volta, in alcuni casi, evocano persino realtà black metal. Del tutto assorbita e fatta propria la lezione dei Dismember come dei primi At The Gates, gli Evocation si muovono con agilità da un territorio all’altro, riuscendo sempre a confezionare brani scorrevoli e coerenti, che vivono di strutture semplici, pur lasciando sempre intravedere un grande cura nelle ritmiche. Rispetto a "Dead Calm Chaos", le tracce godono di un impatto maggiore e presentano rallentamenti più profondi, a cui spesso seguono delle rasoiate in uptempo sulle quali lo screaming acido di Thomas Josefsson funziona alla perfezione. Si è sempre in pieno revival anni ’90, ma la mano è sicura, il suono è maturo. Del resto, stiamo parlando di musicisti che hanno mosso i loro primi passi proprio negli anni d’oro di questo genere di musica. Il risultato, quindi, è un album ispirato e intenso dalla prima all’ultima nota, competitivo anche sotto il profilo della resa sonora e dell’artwork.