7.0
- Band: EXHUMED
- Durata: 00:26:05
- Disponibile dal: 04/10/2019
- Etichetta:
- Relapse Records
- Distributore: Audioglobe
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Cambio di rotta che sa anche di ritorno alle origini per gli Exhumed, i quali con questo “Horror” prendono decisamente le distanze dal cupo concept del precedente “Death Revenge” o dal songwriting raffinato dell’acclamato “Necrocracy”. Una prova dal titolo eloquente, una vera e propria dichiarazione di intenti che unisce diverse loro vecchie passioni: dall’immaginario gore più esplicito alla più pura tradizione death-grind – che va dai Repulsion ai primi Carcass – passando per un’essenzialità spiccata che rifugge tutto ciò che è stato elaborato in questo genere (in certi casi anche dagli stessi Exhumed) negli ultimi decenni. Il ritorno del bassista/cantante Ross Sewage (Ghoul, Impaled), già con la band negli anni Novanta, ha con tutta probabilità alla lunga influito su questo rinnovato orientamento stilistico, tanto che il disco appare in vari punti come una scurrile e sanguinosa dedica a quell’audience che era con il gruppo nei lontani esordi. Un divertissement che raggiunge agevolmente l’obbiettivo prefissatosi, grazie soprattutto a un’abile e solida scrittura che punta sulla semplicità senza farsi troppo ripetitiva. Le quindici brevi tracce contenute nel disco hanno ognuna un intreccio di riferimenti sempre cangiante: gli Exhumed ovviamente in questo caso non si inventano nulla di nuovo, ma mostrano ora di sapere ben miscelare le lezioni dei succitati maestri, ora di essere ancora in grado di rivisitare senza affanno lo stile del debut “Gore Metal”, centrando quasi sempre il riff giusto o il chorus accattivante. Si possono così citare una manciata di canzoni che probabilmente riusciranno a lasciare il segno tra i die-hard fan degli statunitensi, come “Unsound”, “Ravenous Cadavers”, “Slaughter Maniac” o “Naked, Screaming, and Covered in Blood”, picchi di un’opera assai concisa e, anche per questo, ampiamente piacevole.