6.0
- Band: EXODUS
- Durata: 00:42:47
- Disponibile dal: 27/10/2008
- Etichetta:
- Zaentz Records
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Come successo un po’ di tempo fa con i Sodom e i Twisted Sister (rispettivamente con i remake di “In The Sign Of Evil” e “Stay Hungry”), anche gli Exodus si buttano nella mischia delle ri-registrazioni di album storici. Artwork rivisto, titolo rinominato in “Let There Be Blood”, mentre nessuna sorpresa per quanto riguarda i contenuti: sono le nove canzoni di “Bonded By Blood” a dettare legge. Produzione in linea con gli ultimi album dei thrasher con mixaggio ad opera del solito Andy Sneap. Si susseguono uno dietro l’altro i grandi anthem che hanno reso famoso l’album: la parte ritmica e solista rimangono fedeli alle parti originali, mentre alcune melodie vengono enfatizzate dalla nuova produzione. Buona la prova vocale di Rob Dukes che sembra a suo agio nell’interpretazione dei vecchi pezzi, anche se nella mid tempo “And Then There Were None” non riesce a convincerci pienamente. Inutile fare un confronto con il mitico Paul Baloff, in qualsiasi caso Rob ne uscirebbe perdente. E’ proprio questo il problema principale del disco: nessuno sentiva il bisogno di una nuova versione di “Bonded By Blood”. Perché registrare nuovamente un album già perfetto, un disco che a oltre vent’anni dalla sua pubblicazione suona ancora fresco ed attuale e che rimane insuperato in quanto a intransigenza e cattiveria? La voce sgraziata e al vetriolo di Baloff, insieme alla produzione grezza e tagliente del debut, rimangono tutt’ora due punti cardine di un album che ha fatto (e continuerà a fare) storia. Inutile continuare quindi a discutere sulla mossa commerciale di questa ri-edizione: un disco che rimane niente più che un piacevole passatempo in attesa di un nuovo capitolo ufficiale nella discografia degli Exodus. Consigliato solo a chi non è mai riuscito a digerire l’ugola di Paul Baloff (pazzi!)… per tutti gli altri, un motivo in più per riascoltare il buon vecchio “Bonded By Blood” e sbattere la testa al ritmo dei suoi classici senza tempo.