8.0
- Band: EXTOL
- Durata: 00:42:41
- Disponibile dal: 26/05/2003
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: Self
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Finalmente un gruppo che non segue le mode e che suona qualcosa di personale! I norvegesi Extol, con questo “Synergy”, hanno sfornato un piccolo gioiello di thrash tecnico, melodico e progressivo in cui hanno saputo cogliere gli insegnamenti di Death e Watchtower e rielaborarli sotto un’ottica personale. A volte sono evidenti le influenze dei padri putativi, ma questi ragazzi dimostrano di avere classe da vendere nel saper far confluire una miriade di idee e di intuizioni in brani quasi sempre mai lunghi più di quattro minuti e che non si allontanano mai troppo dalla classica forma canzone. Riff aggressivi, tecnici e contorti che si innestano sopra una base ritmica a volte possente e lineare, a volte schizoide ed imprevedibile. Ed imprevedibili sono anche gli interventi vocali, divisi tra un dinamico growl non troppo cupo e pura melodia, che interviene spesso all’altezza dei ritornelli o in stacchi arpeggiati in cui la band mette da parte i tecnicismi per concedersi momenti evocativi dall’alto tasso emotivo (in questo senso si ascolti “Aperture”, un pezzo interamente acustico e sognante). I brani sono tutti entusiasmanti, ma vorremmo citare “Paradigms”, brano molto particolare in cui degli ottimi vocalizzi femminili si stagliano su una base ritmica anche molto sostenuta, “Scrape The Surface” e “Thrash Synergy”, entrambi aperti da due dei più bei riff che abbiamo sentito ultimamente. Se poi aggiungete alla splendida musica anche dei testi che sembrano tutt’altro che banali e un’originalissima copertina, potrete ben capire l’entusiasmo con cui chi scrive ha accolto questo disco, un lavoro notevolissimo che grazie alla sua originalità fa davvero ben sperare per il futuro dei nostri e della scena estrema in generale: di questi tempi, ascoltando alcuni dischi attualmente in circolazione, non si riesce facilmente ad immaginare che là fuori ci sia ancora qualcuno in grado di pensare con la propria testa! Gli Extol fanno parte di questa esigua schiera, e il loro coraggio va assolutamente supportato. Cercate di dar loro un ascolto, è musica sì complessa e a volte difficile, ma c’è più cuore qui che in dieci dischi di thrash svedese sfornati con la fotocopiatrice.