7.0
- Band: EXTREMA
- Durata:
- Disponibile dal: 29/09/2003
- Distributore: Sony
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Ci ha pensato “Better Mad Than Dead” a colmare i più di cinque anni di oblio che gli Extrema avevano fatto patire ai fans dopo “The Positive Pressure”. Quasi a voler testimoniare di essere rientrati in pista al cento per cento, i meneghini pubblicano “And The Best Has Yet To Come”, stuzzicante raccolta di covers, remix e pezzi più o meno rari. Aprono le danze tre brani inediti, ovvero “The World Decline”, “Divin'” e “Release”, che allontanano dalla band lo spettro del nu-metal, grazie alle improvvise accelerazioni thrashcore e ad un feeling che, in generale, pare essere più “crudo” e privo delle sovrastrutture che soggiacevano al complicato impianto di “Better Dead Than Mad”. Tre brani più che discreti insomma, che andrebbero letti alla luce della loro collocazione in un album, ma che anche nel contesto di una raccolta appaiono piuttosto validi. Si passa poi alla parte più propriamente “fun” del disco e, nell’ordine, la band del buon Tommy Massara ci presenta i due brani realizzati in collaborazione con la Spaghetti Funk che rappresentarono la pietra dello scandalo per molti metallari benpensanti qualche anno fa, un paio di remix (molto bello quello di “All Around”), un brano dedicato al Milan e due cover, rispettivamente “Truth Hurts Everybody” dei Police e “Too Drunk To Fuck” dei Dead Kennedys. Un disco che si fa ascoltare con grande piacere (in particolare “Vai Bello” non me la ricordavo così incisiva…) e placa un po’ la fame di Extrema che attanaglia chi è stato a digiuno per tanto tempo e, ad oggi, si è gustato solo l’antipasto e i salatini contenuti in “And The Best Has Yet To Come”.