
6.0
- Band: EXTREMA
- Durata: 00:58:43
- Disponibile dal: 28/01/2008
- Etichetta:
- Scarlet Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
A distanza di due anni dall’esordio ecco arrivare “The Positive Pressure (Of Injustice)”, seconda fatica sulla lunga distanza degli Extrema. Il thrash classicamente Bay Area del primo lavoro viene decisamente imbastardito e modernizzato in un’ottica che a molti ha ricordato i Pantera, allora al loro massimo splendore, almeno commercialmente parlando. Gli Extrema hanno sempre rifiutato il paragone con la band di Anselmo, ma sia la performance di G.L. Perotti sia quella di Tommy Massara lasciano pochi dubbi in proposito. In quest’album viene anche criminalmente limitato Mattia Bigi, che si concede ancora qualche passaggio funky, ma in maniera molto limitata rispetto al passato. Le canzoni da tramandare ai posteri qui sono l’iniziale “This Toy” e il super classico “Money Talks”, quest’ultima cavallo di battaglia live ancora oggi. Dicevamo del suono dell’album: ebbene, le chitarre di Massara, non più coadiuvato da Julius Loglio, sono più pesanti che mai, il riffing è serrato ed anche gli assoli sono per così dire più moderni. Perotti offre una prova molto meno ingenua che sul precedente album ma risulta alla fine troppo influenzato da Phil Anselmo. I nostri ad onor del vero tentano anche di percorrere strade differenti, come nella complessa “Grey”, sorta di metalcore ante litteram, con il singer che alterna parti di cantato pulito al suo classico semi growling. Particolare anche la conclusiva “Tell Me”, piuttosto lenta e controllata con un incedere quasi hard rock, nonostante sia suonata con estrema pesantezza. A coronare la ristampa troviamo il demo del 1991 comprendente quattro canzoni tra le quali l’inedita “Take A Preyer For My Demotape”, che non avrebbe sfigurato sull’album precedente e che gode di un lavoro di basso straordinario. Passo indietro quindi rispetto all’esordio, ma abbiamo ancora a che fare con una band valida che però sembra avere smarrito per strada il dono della freschezza compositiva.