6.5
- Band: EXTREME
- Durata: 01:07:04
- Disponibile dal: 01/08/2008
- Etichetta:
- Frontiers
- Distributore: Frontiers
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La reunion degli Extreme prende corpo con la prima pubblicazione in studio dopo tredici anni di astinenza durante il quale i vari musicisti si sono impiegati nei rispettivi progetti solisti. Per la precisione dobbiamo sottolineare come la nuova formazione sia pressoché identica all’originale poiché non è della partita il solo drummer Paul Geary, degnamente sostituito da Kevin Figueiredo. “Saudades De Rock” non stravolge l’essenza della celebre band di Boston, mostrando ben salda l’attitudine hard rock ricca di riferimenti funky, alla quale vanno aggiunti una serie di elementi più o meno innovativi dal rendimento altalenante. L’inizio non è dei più incoraggianti con lo stucchevole ritornello corale dell’opener “Star”, ma per fortuna la prima parte del disco è ricca di canzoni sopra la media come la successiva “Confortably Dumb”, che include richiami agli Zeppelin, inserti funk e una leggera vena modernista che ricorda gli Audioslave. Positivi anche il mid-tempo ’70 “Learn To love” e lo spassoso blues acustico intitolato “Take Us Alive”. Con l’incedere del disco si fanno più insistenti episodi poco brillanti, che includono parti pregevoli ma nel complesso isolate per poter definire il pezzo completamente riuscito. “Run” piace nella strofa dinamica e delude nel ritornello spento, “Last Hour” è una discreta ballata dai toni drammatici, mentre “Ghost” dà la sensazione di esplodere da un momento all’altro senza mai raggiungere il suo intento. La band si rialza dalla brutta caduta pop-rock modernista di “Flower Man” con due pezzi che recuperano le influenze ’70 e il gusto funky come “Slide” e “Sunrise”, prima del congedo finale affidato alla ballata “Peace”, lontana anni luce dai fasti di un immortale “More Than Words”. Alti e bassi per gli Extreme che dovranno, nel prossimo tour che li vedrà protagonisti anche in Italia, recuperare un po’ di coesione: la classe dei musicisti in questione, su tutti il guitar hero Nuno Bettencourt, è indiscutibile e affiora limpida quasi tutte le tracce di “Saudades Des Rock”, ma con un songwriting così discontinuo il ritorno in grande stile è rimandato alla prossima puntata.