7.0
- Band: EXULTET
- Durata: 00:43:37
- Disponibile dal: 01/01/2005
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Lode agli Exultet e soprattutto all’ideatore di questo progetto, Fabio Randazzo, mente di questo duo siculo davvero interessante che propone una musica che racconta la storia, un proposito intrigante e qui spendidamente realizzato che parla di profumi, sapori, atmosfere, violenza di un mondo unico e variegato come quello siciliano dell’XI e XII secolo. Già dai titoli delle canzoni si comprende l’obiettivo degli Exultet: raffigurare in musica il mondo dei Normanni di Sicilia, i conflitti con l’elemento arabo, la coesione, la nascita di un mondo affascinante e prospero. Non è un caso che tra le migliori canzoni di questo vero e proprio full length autoprodotto spicchi la suggestiva ed emozionante “January 1072” anno in cui il normanno Ruggero d’Altavilla conquistò Palermo dando inizio ad uno dei regni più saldi del medio Medioevo. Per rievocare quei tempi gli Exultet si affidano ad un black metal posato carico di atmosfere, sia epiche che orientali di buona fattura. Immaginatevi un po’ i Graveland sostituendo però al tocco nordico uno mediterraneo-orientale. Il vigore del popolo nordico dei Normanni resiste nelle sfuriate black metal, mentre l’atmosfera meglio si sposa con la tradizione mediterranea dell’isola siciliana. Peccato che il volume e il suono delle chitarre non sia né sufficientemente alto né buonissimo, ma poco importa, perché l’atmosfera c’è e si sente ugualmente. Ascoltando la bella “The Norman Ascent – Part 2”, che è la summa di tutta la storia normanna dell’isola tradotta in musica, rivive forte un’immagine di ineguagliabile bellezza: il duomo di Monreale, icona della fusione di civiltà lontane che si uniscono in una spettacolare sintesi, specchio di una maturità artistica per molto tempo insuperata in tutto l’Occidente. Grazie, Exultet, per averci regalato sogni ed emozioni di tempi lontani.