7.5
- Band: EYECONOCLAST
- Durata: 00:21:36
- Disponibile dal: 01/06/2005
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Dopo il recente “Binary Encoded Sunset”, secondo lavoro della band fatto uscire l’altro anno, i romani Eyeconoclast erano attesi al varco da critica e fan dell’underground nostrano. Già, dopo il promo del 2004 la band aveva mostrato più che discrete qualità, ottimi intenti e capacità esecutive di brani articolati e al fulmicotone. Magari qualche influenza ancora troppo pesante, anche per quanto riguarda il cantato, derivante dal thrash degli anni ’80 non aveva permesso al gruppo di ricevere critiche ancor più entusiasmanti, ma gli Eyeconoclast nel breve volgere di un anno dimostrano notevoli progressi sotto tutti i punti di vista. Sorvolando su una produzione davvero all’altezza, poichè è una costante per la band romana, si può subito analizzare la miscela thrash/death vincente del gruppo. Velocità vorticose, chitarre affiatate, tecniche e sufficientemente personali, sono tutti ingredienti di ottima qualità con i quali i cinque romani costruiscono questo impatto sonoro intricatissimo e non sempre immediato. Poco immediata è l’opener, dimostrazione di come il thrash venga portato ai livelli più all’avanguardia del momento e senza dimenticare i pesanti influessi death metal. Ottimi i growl, mentre anche il cantato thrasheggiante presente su questo cd è migliorato e seppur un po’ troppo simile a quello dei vecchi Metallica è comunque apprezzabile. I due veri capolavori di questo demo di alto livello sono “Overload 5790” in cui sono presenti anche influenze death metal tipicamente europee e l’impressionante “Axiom Of The Dyode Gods” che per inventiva e dinamicità può competere con mostri sacri del settore come gli svedesi Darkane, ma che rivela una sorpresa piacevolissima: il ritornello, che si scolpisce subito in mente, rievoca i migliori Machine Head, quelli del debutto “Burn My Eyes”. La band si perde sempre più raramente in passaggi caotici o privi di troppo senso e sembra proprio pronta per il tanto sospirato passaggio nel giro che conta. Impossibile ignorarli per chi ha a cuore un certo tipo di sonorità moderne.