7.0
- Band: EYES OF PAIN
- Durata:
- Disponibile dal: 15/06/2003
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Avete presente gli albori del thrash, la definizione di un nuovo genere, i primi passi del metallo teutonico più intransigente (Sodom, Kreator, Destruction) ed il sound abrasivo e grezzissimo dei primi Sepultura? Ebbene, tutto ciò lopotete ritrovare nella demo degli Eyes Of Pain, un perfetto esempio di comeanche nel 2003 si possa suonare esattamente come nel 1984. E allora via con i classici tre riff a canzone, voce abrasiva, influenze black a go-go, chitarreche si lanciano a Mille (Petrozza) chilometri all’ora e batteria sparatissima.Il demo si apre nel migliore dei modi, con una “Solstice Of Suffering” che potrebbebenissimo essere considerata la “Outbreak Of Evil” degli Eyes Of Pain (ovviamentecon i dovuti distinguo!), che comincia con l’ausilio di tre accordi che fungonoda parte introduttiva per poi rivelarsi sorretta da un riff sparatissimo e da unottimo chorus, prima di spezzarsi grazie ad un ottimo break centrale (a cui faseguito un semplice quanto efficace riff black) per poi rimettersi su binariusuali. Fa seguito l’autentico manifesto “Under A Thrash Attack”, dalla qualitàinferiore ma che si rivela comunque un buon pezzo (anche qui è presente un chorus estremamente azzeccato). Il terzo pezzo è uno strumentale, e presentaun tasso tecnico superiore agli altri pezzi, ed è costruito su riff ben calibrati, a volte di stampo assimilabile al death, anche se avrebbe potuto essere sviluppato ulteriormente vista la scarsa durata. In conclusione troviamo “EvolutionIn Reverse”, song sicuramente inferiore alle altre, che nulla aggiunge e nullatoglie a quanto già detto, e che spesso e volentieri sembra essere poco più diun riciclo della semplice ma (a quanto pare) efficace formula già sperimentatacon i primi due pezzi, e non va oltre una risicata sufficienza. Nient’altro dadire: il demo è buono (certo che qualcosa di più non avrebbe assolutamenteguastato la sotanza, undici minuti son davvero pochini…) ed anche se non mostra assolutamentenulla di innovativo o particolare che lo possa distinguere da mille altreproduzioni simili, si lascia ascoltare piuttosto volentieri, ed in fatto di thrashchi scrive non chiede altro. Consigliato dunque a tutti gli amanti di questesonorità, mentre chi non è avvezzo alle stesse e possiede già una copia di “Pleasure To Kill”, “In The Sign Of Evil” e “Sentence Of Death” può pure smetteredi leggere… intanto diamo felicemente il benvenuto all’interno di una scenanazionale che si sta sicuramente rigenerando ad una nuova band thrash, sperando che questi tre ragazzi in futuro non deludano e migliorino ulteriormente, magari distinguendosi con qualcosa di più personale. PS: visto il genere suonato qualche palm muting in più non sarebbe stato poi male… ;)contatti:Luca Magnani: 347/0016527Marco Belardi: marcomayhem83it@yahoo.it