7.5
- Band: FALAISE
- Durata: 00:52:07
- Disponibile dal: 2/08/17
- Etichetta:
- ATMF
- Distributore: Masterpiece
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Il duo umbro torna sulle scene con un lavoro che non si discosta, in termini di sonorità e concept lirico/iconografico, dal materiale proposto in precedenza. Post-black che sfuma nello shoegaze e nel post-rock, con l’accento posto forse maggiormente proprio sull’aspetto melodico della proposta. L’apertura è affidata ad una strumentale semiacustica che profuma molto di Twin Peaks, ma è con la successiva “The Embrace Of Water” che si entra nel vivo: ritmato e danzereccio, un brano del genere ha più a che fare genericamente con il post metal che con il black tout court, e lo stesso si può dire dell’intero disco, perchè gli elementi riconducibili al black metal sono pochi e ben amalgamati come le molteplici influenze attraverso le quali si esprimono i Nostri. Se nomi quali Alcest, Lantlôs, An Autumn For Crippled Children e Amesoeurs continuano ad essere i naturali ispiratori della musica dei Falaise (tanto che di questi ultimi viene riproposta la cover di “Les Ruches Malades”) è anche vero che con questo lavoro riescono ad andare oltre, creando brani articolati (You Towards Me”) che sfuggono ai generi e alle catalogazioni. Ci sono evidenti tracce di indie rock (qualsiasi cosa significhi) nella scelta dei suoni e nella struttura delle canzoni, e un uso delle tastiere che potremmo definire quasi pop. Forse l’album risulta un po’ slegato in alcuni passaggi, ma è certamente apprezzabile la varietà di atmosfere e di stili che vengono proposti, oltre al fatto che le composizioni sono sempre ben a fuoco e prive di fronzoli ridondanti, per cui è impossibile annoiarsi. Bello ad esempio il midtempo Katatonia-oriented di “Dreariness”, cupo e spettrale. I Falaise sono innegabilmente cresciuti e possono risultare interessanti per un pubblico molto trasversale. Si potrebbero fare – e già si sono fatti – mille discorsi sull’opportunità di mescolare il black metal a generi che si trovano ad una distanza attitudinale e culturale siderale da esso, ma non è questa la sede per farli. “My Endless Immensity” è un prodotto fresco e ben fatto che persino chi non ama questi generi potrebbe apprezzare.