FALLING IN REVERSE – Just Like You

Pubblicato il 24/03/2015 da
voto
6.5
  • Band: FALLING IN REVERSE
  • Durata: 00:44:59
  • Disponibile dal: 20/02/2015
  • Etichetta:
  • Epitaph
  • Distributore: Self

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E’ impossibile affrontare una recensione di un album dei Falling In Reverse senza parlare del personaggio Ronnie Radke. Il ragazzo, proveniente dai bassifondi della città del vizio, Las Vegas, ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della musica da giovanissimo, fondando gli Escape The Fate nel 2005, assieme all’amico e bassista Max Green. Dopo aver raggiunto un travolgente successo con la band in questione, soprattutto tra il pubblico dei più giovani, per il Nostro sono cominciati i guai. Saltando da un abuso di stupefacenti all’altro, il ragazzo culmina la propria picchiata personale rimanendo coinvolto in una rissa che ha visto un ragazzo di diciotto anni perdere la vita, e per il quale il Nostro è stato accusato e trovato colpevole, dovendo così scontare quattro anni in prigione per omicidio colposo. Da quel momento in poi, è cominciata una lunghissima telenovela con i restanti membri della band, tra prese di posizione, insulti e via dicendo, che ha visto l’allontanamento di Ronnie dalla propria creatura, e l’avvicendamento dietro al mic di Craig Mabbit. Il Nostro, però, non si è dato per vinto, ed ha continuato a scrivere musica dietro le sbarre e, una volta pagato il proprio debito con la giustizia nel 2010, ha assoldato un team di musicisti della scena alternative della West Coast, per poi pubblicare il proprio definitivo comeback “The Drug In Me Is You” nel 2011 sotto Epitaph. L’album seguiva idealmente il testamento degli Escape The Fate, andando però ad imbastardire il proprio sound con uno street metal incredibilmente radiofonico in cui il nostro Ronnie sputava i propri versi contro i suoi ex compagni di band e amici, e contro tutti quelli che gli avevano dato addosso durante gli anni della sua detenzione. Una storia che sa un po’ di Conte di Montecristo, che però ha permesso a Ronnie di diventare una delle rockstar più chiacchierate ed influenti della scena contemporanea. Dopo il successivo “Fashionably Late” del 2013, atroce per certi versi, dati gli esperimenti dubstep e rapcore presenti, ecco il pluritatuato rocker dare alle stampe questo “Just Like You”, creando un hype attorno ad esso non indifferente, indicandolo come il lavoro più completo e personale della propria carriera. Ed eccoci qua, dopo questa introduzione doverosa, a parlare del lavoro in questione. Vi diciamo subito che i folli esperimenti di “Fashionably Late” sono solo un ricordo (parzialmente, almeno). Le 12 tracce qui presenti sono all’incirca una summa di quanto proposto dal singer di Las Vegas nel corso della sua carriera solista, andando a toccare svariati lidi musicali, dal pop rock della title track “Just Like You”, passando dal metalcore falsamente cattivo e radiofonico di “Guillottine IV (The Final Chapter)”, andando poi a sconfinare nell’electrorapcore di “Wait And See”, finendo ancora con echi di Thirty Seconds To Mars con “My Heart’s To Blame”. Il cruccio principale del buon Ronnie, a parte la fastidiosissima attitudine da rockstar cafona e boriosa (cosa che traspare dai suoi testi, tendenzialmente improntati al “Io sono io, e voi non siete un cazzo”), è sempre stato un’eccessiva eterogeneità stilistica che lo porta troppo spesso a spiazzare l’ascoltatore medio, cercando sempre di tenere un piede in davvero troppo scarpe. Ma le sue qualità oggettive sono indiscutibili, avendo il Nostro una delle voci più immediatamente riconoscibili della scena, ed una talento naturale nello scrivere partiture catchy all’inverosimile. Alla fine della fiera, questo lavoro risulta divertente e ficcante, zavorrato però, come da tradizione, da troppa sperimentazione un po’ fine a se stessa (leggasi la tendenza a piazzare dei breakdown cafonissimi assolutamente non necessari, o buttarsi a capofitto in esplorazioni rap ed electro che manco gli Hollywood Undead). Quando il Nostro deciderà di togliere un po’ di carne dal fuoco, e di puntare sulla qualità anziché sulla quantità, i voti in calce saranno finalmente diversi.

TRACKLIST

  1. Chemical Prisoner
  2. God, If You Are Above
  3. Sexy Drug
  4. Just Like You
  5. Guillotine IV (the Final Chapter)
  6. Stay Away
  7. Wait and See
  8. The Bitter End
  9. My Heart's To Blame
  10. Get Me Out
  11. Die For You
  12. Brother
2 commenti
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