FALLUJAH – Empyrean

Pubblicato il 05/09/2022 da
voto
6.0
  • Band: FALLUJAH
  • Durata: 00:50:54
  • Disponibile dal: 09/09/2022
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast

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C’è stato un momento, collocabile all’incirca fra il 2013 e il 2016, in cui la carriera dei Fallujah sembrava davvero in procinto di esplodere e di consegnare i ragazzi di San Francisco all’Olimpo della moderna scena techno-death, quella rilanciata a suo tempo dai Decrepit Birth di “Diminishing Between Worlds”, dai The Faceless di “Planetary Duality” e successivamente coltivata da uno stuolo sempre più agguerrito di gruppi amanti delle finezze in salsa estrema (Abiotic, Beyond Creation, The Kennedy Veil, Vale of Pnath e chi più ne ha più ne metta). In quel lasso di tempo, opere come l’EP “-Nomadic-“ e il full-length “The Flesh Prevails” avevano consegnato al pubblico e alla critica una band ambiziosa e intenta a confezionare qualcosa di distintivo e personale, mescolando la tipica componente death metal/progressive con substrati ambient e siderali in grado di fare la differenza e di dare all’ascolto un taglio fortemente emotivo e cinematografico, il quale veniva ormai considerato il vero tratto distintivo del progetto.
Dopo l’esordio su Nuclear Blast (“Dreamless”) e lo split con il frontman originario Alex Hoffman, però, qualcosa dev’essersi inceppato nel meccanismo e nelle dinamiche della formazione californiana, al punto che nel 2019 siamo stati costretti a registrare l’uscita di “Undying Light”, disco nel quale i Nostri avevano scelto di liberarsi (quasi) del tutto delle suddette intuizioni cosmiche e atmosferiche per spostarsi verso anonimi territori djent, i quali – a conti fatti – erano coincisi con un pesante flop commerciale e artistico. Preso atto della cosa, il chitarrista/mastermind Scott Carstairs ha quindi fatto un po’ di campagna acquisti (oggi segnaliamo soprattutto l’ingresso di Kyle Schaefer alla voce, in sostituzione dell’inadeguato Antonio Palermo) riallacciandosi contemporaneamente al discorso di una volta, nel tentativo di colmare il gap generatosi in questi ultimi anni di défaillance con gente come Black Crown Initiate e Rivers of Nihil. Il risultato, sempre patrocinato dall’etichetta tedesca, risponde al nome di “Empyrean”, e pur caratterizzandosi per un’indole palesemente ‘back to the roots’ non riesce a rilanciare granché le quotazioni dei suoi autori, ancora una volta lontani dall’ispirazione e dai livelli di coinvolgimento degli esordi.
Un’opera ovviamente eseguita in maniera impeccabile, ma talmente generica nei contenuti da far cadere le braccia in più di una circostanza; fin dall’opener “The Bitter Taste of Clarity”, infatti, l’impressione è che a suonare potrebbero essere i Fallujah così come una qualsiasi band del roster The Artisan Era, sensazione avvalorata dal fatto che – nel frattempo – lo stile codificato dai Nostri è stato assimilato e riproposto all’inverosimile all’interno della scena. La tracklist si presenta come funambolica e sinuosa, mai veramente aggressiva (tanto da flirtare con il pop all’altezza di alcuni ritornelli in voce pulita femminile), tirata a lucido da una produzione che amplifica il senso di innocuità del materiale e pone in primissimo piano i fraseggi e il tono quasi impostato dei vari strumenti, il cui operato risulta perlopiù freddo e privo di spontaneità. Assoli, riff, soluzioni ritmiche… non c’è nulla di formalmente sbagliato, ma il flusso che si genera non produce mai soluzioni sopra la media o in grado di impressionare un ascoltatore minimamente scafato, al quale – tra l’altro – toccherà constatare come l’effettistica abbia perso lo smalto e l’incisività di un decennio fa.
Il nostro giudizio sarebbe meno severo se non ci fosse il monicker Fallujah in copertina o se si trattasse di una band alle prime armi? Probabilmente sì. Qui però siamo alle prese con il quinto album di una band affermata e un tempo sinonimo di un certo carattere, oggi uniformatasi al trend di un filone che, se interpretato in questa maniera, non può che suscitare indifferenza. Amara sufficienza.

TRACKLIST

  1. The Bitter Taste of Clarity
  2. Radiant Ascension
  3. Embrace Oblivion
  4. Into the Eventide
  5. Eden's Lament
  6. Soulbreaker
  7. Duality of Intent
  8. Mindless
  9. Omnipotent Master
  10. Celestial Resonance
  11. Artifacts
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