7.5
- Band: FALSE MEMORIES
- Durata: 00:55:27
- Disponibile dal: 09/06/2023
- Etichetta:
- Frontiers
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A meno di due anni di distanza dall’uscita dell’ottimo “The Last Night Of Fall”, i nostrani False Memories tornano a confermare quanto di buono stanno esprimendo con la loro musica.
Cura nei dettagli, suoni potenti e cupi, spazio alle novità sono infatti gli ingredienti per il nuovo “Hybrid Ego System”, undici tracce ben scritte che sottolineano una volta di più la presenza di bravi musicisti e cantanti nel panorama metal italiano. La cura nei dettagli si può notare nelle melodie che canzoni come “The Other Side” con i suoi arpeggi e i suoi crescendo fanno entrare pian piano in testa, e come in “Rising Tide” con il pianoforte dai passaggi tetri che introduce e si inserisce alla perfezione in un incedere marziale dettato dalla batteria di Emanuele Cossu e dal nuovo ingresso al basso di Davide Tavecchia.
Il suono che esce fuori da questo “Hybrid Ego System” è un mix tra il metal più moderno, con molti inserimenti di parti elettroniche e vicino al risultato di gruppi come i Lacuna Coil, basi progressive ed un substrato dark di realtà internazionali come i The Gathering, i Paradise Lost e i Katatonia di “The Great Cold Distance”.
Le due chitarre, quella del fondatore nonché produttore Francesco Savino e quella di Moreno Palmisano, ora accompagnano il flusso emozionale delle tracce più malinconiche, come “Stains” o la conclusiva “Shed My Skin” con la parte acustica, ora impreziosiscono con riff corposi i pezzi più tumultuosi e d’impatto, come possiamo ben sentire in “Concrete” o nella canzone di apertura “The Storm Inside”, dove la cantante Rossella Moscatello duetta con Anette Olzon, già sentita dietro i microfoni con i Nightwish e ora membro dei The Dark Element.
Tra le novità di questo ultimo album dei nostri, oltre al bassista, troviamo un’interpretazione di Rossella (che assieme a Francesco ha scritto musiche e testi) ancora più convincente e poliedrica rispetto al disco precedente (e già allora era stata ottima), con l’inserimento di parti urlate/graffiate che rendono un vero e proprio binomio la parte cantata con la sua voce cristallina e quella invece più oscura – come nel singolo già citato e punto forte “The Other Side”.
Grande conferma per i cinque False Memories, che con questo “Hybrid Ego System” si catapultano nel novero delle certezze del panorama metal gotico e al contempo non si fossilizzano su un genere ma esplorano anche angoli progressive ed elettronici.