voto
7.0
7.0
- Band: FEN
- Durata: 01:09:46
- Disponibile dal: 14/02/2011
- Etichetta:
- Code666
- Distributore: Audioglobe
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Dopo l’afflato spirituale del full-length di debutto "The Malediction Fields", tornano i britannici Fen con una nuova opera epica, tetra ed enigmatica, che ancora una volta sembra essere stata direttamente ispirata dai paesaggi più foschi e desolati della compagna inglese. Otto composizioni fatte di lunghe ombre minacciose, oscure litanie e angoscianti sfoghi black metal… tutti elementi già presenti nel primo lavoro, ma qui ben più tristi e raggelanti. I Fen mantengono anche la stessa architettura, con corpose porzioni strumentali che introducono parentesi più sostenute e maligne, come a dividere ogni brano in capitoli, come fosse un libro da sfogliare, un percorso a tappe, un lento incedere nella solitudine e nella desolazione di certa umanità. Un incontro/scontro tra i suoni più caldi della tradizione post e prog rock e il black metal più puro e minimale, tra arpeggi e riff gelidi, tra tappeti di archi e urla lancinanti. Un album intenso, che rimanda spessissimo agli ucraini Drudkh, ma che non si lascia mancare qualche accenno agli Enslaved degli ultimi lavori o agli Altar Of Plagues più calmi. Un album che vanta alcune tracce realmente ottime, ma che, proprio come il debut, alla lunga paga un po’ la sua prolisittà, concedendo a tratti dei passaggi sin troppo pletorici che ne smorzano l’efficacia complessiva. In ogni caso, una certa spinta emotiva rimane tutto sommato costante per tutto l’arco del lavoro, cosa che ci mette tranquillamente nelle condizioni di poter consigliare "Epoch" a tutti coloro che avevano gradito il debut e anche ai fan dei gruppi citati poche righe più su. Se siete in cerca di una colonna sonora per gli ultimi mesi di inverno, i Fen potrebbero seriamente fare al caso vostro.