8.0
- Band: FEN
- Durata: 01:15:02
- Disponibile dal: 10/03/2017
- Etichetta:
- Code666
- Distributore: Audioglobe
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Mai titolo fu più azzeccato per descrivere la nuova fatica dei Fen; se già era peculiarità della band inglese creare un suono perfetto per avvolgere l’ascoltatore in una coltre di nebbia invernale, mai come in questo nuovo parto la stagione del freddo è protagonista di una trama unica divisa in sei capitoli non intercambiabili né sacrificabili. “Winter” non sembra nemmeno essere un disco quanto un’unica suite, una composizione la cui difficoltà d’ascolto non va a creare barriere né impedimenti, bensì l’attenzione che si deve dedicare ad un lavoro come questo diventa qualità, uno sforzo che viene richiesto all’ascoltatore e che porterà ad una comunione d’intenti lunga settantacinque minuti. Dei sei brani che compongono il disco, il più corto è “VI (Sight)”, e stiamo parlando di nove minuti: un agglomerato di musica che non possiamo né riusciamo a scindere dai suoi differenti episodi, per il quale bensì ci troviamo a doverci dedicare anima e corpo alla sua fruizione, laddove essa stessa diventa parte del processo artistico e non di semplice intrattenimento. I Fen conoscono bene il valore del loro black metal atmosferico così inumato di post rock, ne seguono le linee guida come se fossero loro stessi ammaliati dalla propria creazione, ed il patto che stringono con l’ascoltatore è quello di una totale abnegazione all’esperienza d’arte per la durata completa della medesima, in cambio di un viaggio extra dimensionale, glaciale ed onirico, che lo rapirà completamente. Diversamente “Winter”, se ascoltato con sufficienza, come sottofondo, ci sembrerà un’opera difficile, stancante, indigeribile pur con qualche guizzo, e questa diventa dunque la vittoria del trio che, non a caso, apre il proprio racconto con un brano di diciassette minuti velato di vento e desolazione e per tutta l’ora e un quarto in cui il disco passa sui nostri lettori alza l’asticella per poi riabbassarla, si nasconde dietro innesti post rock come nella bellissima apertura di “II (Penance)” e poi deflagra in una furia black metal composta con gusto e originalità; disegnano, i Fen, costruendo così, su una tela bianca, una figura fredda, fatta di luce e oscurità, tetra e viva, che risulta appena accennata, a prima vista, nascosta com’è tra le coltri d’una pesante foschia che, però, lascia intravedere attraverso una luce diradata quanto l’immagine evocata sia forte e solida, di fredda roccia come la cattedrale illustrata nella splendida copertina. “Winter” mette i Fen un gradino più in alto di quanto non avessero fatto i suoi già ottimi predecessori, e ci restituisce una band in forma smagliante; dal canto nostro, non possiamo che consigliarvi di inserire quest’album nella vostra collezione.