FINE BEFORE YOU CAME – Forme Complesse

Pubblicato il 21/03/2021 da
voto
8.0

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I Fine Before You Came appartengono da sempre a quella frangia di artisti a cui non è mai sembrato importante essere sotto la luce dei riflettori; l’obiettivo del gruppo, piuttosto, è sempre stato quello di dare sfogo alle proprie esigenze espressive nel mondo più schietto possibile. Dopo avere preso la decisione di abbandonare anche i comuni canali social e di comunicare con il proprio pubblico solo tramite newsletter, lo scorso anno la band lombarda si è concentrata con calma sulla stesura dei brani di questo “Forme Complesse”, un disco completato nel corso del primo lockdown e che ha visto i ragazzi collaborare a distanza, scambiandosi talvolta ruoli e strumenti. Al di là delle restrizioni imposte dallo stato di emergenza, il quintetto deve avere sentito il bisogno di prendersi ancora più tempo per riflettere, dedicarsi a se stesso, fermarsi e interiorizzare ciò che stava accadendo o che era accaduto dalla pubblicazione del precedente “Il Numero Sette”. Il risultato sono queste sette canzoni che si srotolano lungo circa trenta minuti e che raccontano in una maniera più delicata che mai una nuova quotidianità e annesse nuove paure, emozioni e speranze. Il suddetto “Il Numero Sette” aveva già sottolineato un passaggio verso sonorità più fini e misurate, a tratti in contrasto con le energetiche formule più vicine al post rock e screamo degli esordi, ma con “Forme Complesse” i Fine Before You Came si assestano definitivamente su un sound cantautorale dagli echi slowcore, in cui è forte l’impronta acustica e minimalista. La produzione scarna porta ulteriormente in evidenza la grana fine delle chitarre, sulle quali si staglia in maniera sempre decisa ma non invadente la voce di Jacopo Lietti, dando nuovi intensi colori alle classiche arie malinconiche della band. La scrittura, in ogni caso, appare tutto fuorché frettolosa: le armonie dei ragazzi si affidano a un flusso emozionale che procede per andamento irregolare, a volte legandosi al testo, quasi assottigliandosi in un accompagnamento lieve e discreto, in altre trovando inattesi climax che sanno travolgere come un fiume in piena. Nell’insieme, “Forme Complesse” si rivela un album estremamente pensato, che canta la precarietà e le contraddizioni del momento che stiamo vivendo con lucida sincerità e con un trasporto emotivo che non scade mai in alcuna iperbole. Un album che richiede una lenta assimilazione per comprendere le numerose variabili su cui si muove. Riesce a sollevare interrogativi e lanciare provocazioni che non vanno mai a disturbare o interferire con la fruibilità e la qualità dell’ascolto. Si rimane spiazzati dalla meticolosità di una produzione ineccepibile, dall’autenticità dei versi e dalla purezza delle melodie confezionate dal gruppo. Un disco che sa cullare, pur parlando spesso di spaesamento e di dolore interiore.

TRACKLIST

  1. Gittana
  2. Acquaghiaccia
  3. Cogoleto
  4. Piano Impreciso
  5. Forme Complesse
  6. Interludio Con Vento
  7. Intorno
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