6.5
- Band: FIT FOR A KING
- Durata: 00:35:33
- Disponibile dal: 18/09/2020
- Etichetta:
- Solid State Records
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Sei album in meno di un decade la dicono lunga sulla produttività dei Fit For A King, band texana dedita ad un metalcore da classifica, che rispecchia fedelmente tutti gli stilemi tanto cari agli ex ‘frangiati’ cresciuti musicalmente nei primi anni 2000. I ragazzi sono molto bravi nel produrre una serie di piccoli bignami –core, che finora hanno permesso ai Nostri di farsi un discreto nome all’interno del giro, anche se sono ancora lungi dal potersi sedere al tavolo dei ‘grandi’. Innegabilmente, il quintetto non ha mai brillato per estrosità o per avere un personalità particolarmente definita, ma quello che viene a mancare in peculiarità viene recuperato dalla mirabile costanza e coerenza dimostrata dai Nostri finora.
A seguito di questa necessaria messa a fuoco, possiamo adesso affrontare questo ultimo “The Path”, il quale, come potrete avere già intuito, poco si discosta da quanto fatto vedere finora dalla band di Tyler, TX. Partiamo subito in quarta con l’opener “The Face Of Hate”, corroborata da un crescendo di scuola svedese in fase introduttiva che esplode fino al canonico ritornello in clean, sempre ficcante e sornione, come da tradizione. Si continua poi con il singolo “Breaking The Mirror”, che cavalca l’anima più radio friendly del collettivo texano, puntando tutto su immediatezza e orecchiabilità, senza però farci strappare i capelli, essendo un prova principalmente di mestiere. Lo show procede con i muscoli di “Annihilation”, le divagazioni groove della titletrack, caratterizzata da assoli e breakdown, ed il semi-pop di “Prophet”, dove elettronica, blastbeat e morbide vocals quasi sussurrate s’intrecciano per un risultato interessante ma piuttosto confusionario. Il resto della tracklist apporta ben pochi guizzi e variazioni sul tema, eccezione fatta per la conclusiva “Vendetta”, cazzotto nello stomaco a tutto groove e accelerazioni che ci fa sobbalzare sulla sedia e scapocciare a più non posso, dando dimostrazione di quanto i ragazzi sappiano scrivere pezzi cazzuti, con la giusta inclinazione.
Ancora una volta, i Fit For A King confezionano un dischetto spaccaclassifiche, formalmente ineccepibile, che suona ed intrattiene bene, ma ancora una volta mancano la possibilità di fare il botto. La mancanza di estro ed il coraggio di andare fuori dal proprio orticello si sentono, ma forse è questo quello a cui ambisce la band texana. E se a voi va bene, fiondatevici pure.