6.5
- Band: FIVE FINGER DEATH PUNCH
- Durata: 01:02:15
- Disponibile dal: 09/10/2020
- Etichetta:
- Better Noise Music
- Distributore: Warner Bros
Spotify:
Apple Music:
Dopo il monumentale “F8” – un disco che rinvigorisce in maniera decisa l’attuale strapotenza discografica dei Five Finger Death Punch – è tempo di obblighi contrattuali, che si configurano nel secondo capitolo di un Greatest Hits abbastanza superfluo. La raccolta, evidentemente indirizzata a completisti, superfan ed ascoltatori casuali con poca dimestichezza per le playlist, riunisce in maniera poco coraggiosa i midtempo più accessibili pescando da tutta la discografia dei Death Punch, dando finalmente risalto a “The Tragic Truth” (da “American Capitalist”) ma ignorando quasi tutti i brani più muscolosi della band. Tuttavia, durante il facile ascolto, è possibile apprezzare quanta strada abbiano percorso Ivan e Zoltan dagli esordi, apprezzando la varietà dello spettro sonoro di una band che ha trovato da tempo la propria formula ma che alla stessa sa donare molteplici sfumature, dal flamenco di “I Refuse” al country di “Blue On Black” alla cadenza rappata di “Sham Pain”. Parlando di inediti, nonostante gli interessanti remix di big come Steve Aoki e Joe Hahn e una riuscita versione acustica e cinematografica di “Wrong Side Of Heaven”, questo “A Decade Of Destruction Vol.2” verrà identificato con “Broken World”, il brano che svela il passaggio di consegne tra Jason Hook e il suo successore, il virtuoso Andy James che ne firma l’assolo. Il thrash terremotante sorretto da un’inedita strofa cantata dal bassista Chris Kael si allinea alle sonorità potenti dell’ultimo disco, tra l’altro con il solito ritornello vincente di Moody, ma come sarà in grado di proseguire il gruppo senza il talento compositivo di Hook, anima hard rock della formazione che ha firmato numerosi dei suoi successi?