6.0
- Band: FLESHCRAWL
- Durata: 00:41:22
- Disponibile dal: 21/09/2007
- Etichetta:
- Metal Blade Records
- Distributore: Audioglobe
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Qualcuno si aspettava novità dai Fleshcrawl? Speriamo di no, perchè sarebbe assurdo solo pensare che una band che è in attività dal 1987, che ha dato alle stampe otto full-length e che nella sua carriera ha sempre suonato old school death metal si metta ad evolversi proprio ora. Li avevamo lasciati tre anni fa con il valido “Made Of Flesh” e li ritroviamo oggi con “Structures Of Death”, sempre alle prese con un incorruttibile death metal di stampo svedese che non vuole conoscere alcun tipo di ammorbidimento e commercializzazione. Ad onor del vero, negli ultimi tempi i nostri hanno anche dimostrato di saper comporre del materiale un po’ più melodico – vedi diverse tracce di “Made Of Flesh” o il nuovo “Into The Fire Of Hell”, un midtempo piuttosto arioso per i loro canoni – ma si tratta pur sempre di qualche goccia in un oceano di violenza sonora, sempre ispirato ai maestri Dismember, Carnage ed Entombed. Come dicevamo, sono vent’anni che i Fleshcrawl esistono e che propongono più o meno lo stesso tipo di sound, di conseguenza è abbastanza normale che non tutto il loro materiale recente sia degno di nota. “Made Of Flesh” si era comunque fatto segnalare come un buon lavoro, grazie anche alla suddetta vena melodica che aveva un po’ cambiato le carte in tavola, ma la formula di questo nuovo “Structures Of Death” finisce inevitabilmente per mostrare qualche segno di cedimento. La tracklist si rivela infatti solo discreta, forte di un buon numero di buoni pezzi, ma anche di qualche episodio bruttino o che non dice granchè. I fan di lunga data dei Fleshcrawl e di questo tipo di death metal gradiranno senz’altro tracce come “A Spirit Dressed In Black, “Into The Crypts Of Scattered Souls”, “Anthem Of Death” o “Nothing But Flesh Remains”, ma nell’insieme non si può fare a meno di notare come “Structures Of Death” sia sotto alcuni punti di vista inferiore a vecchi album come “Bloodred Massacre” o “Soulskinner”. Lungi da noi dichiarare oggi la morte di questa band, ma per stare al passo con i loro più giovani colleghi, i Fleshcrawl dovranno cercare di darsi una anche minima rinfrescata oppure di curare il songwriting ancora più nei dettagli.