FLOTSAM AND JETSAM – The Cold

Pubblicato il 21/12/2010 da
voto
7.5

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Ormai lontani dalle popolarità ottenuta sul finire degli anni ottanta i longevi Flotsam And Jetsam arrivano all’importante traguardo del decimo album in studio: dimenticati dai più dopo l’abbandono delle sonorità intransigenti dei primi due album la formazione di Phoenix ha comunque partorito ottimi lavori come “Cuatro” e “Drift”, salvo poi arenarsi in una sequenza di lavori inconcludenti. Era il 2005 quando il quintetto partoriva “Dreams Of Death”, album ispirato e che lasciava ben sperare per il futuro della formazione: fortunatamente quanto di buono si era intravisto con il precedente lavoro è rimasto pressoché intatto nel nuovo “The Cold” e possiamo affermare con sicurezza che la formazione si è oltremodo superata. Dieci brani granitici, vari, carichi di classe e che contrariamente alla loro indole ricercata e progressiva non mancheranno di rimanervi impressi sin dal primo ascolto: niente retro-front sulla costante modernizzazione del suono che a più riprese mescola un riffing intricato alla Nevermore ad elementi più consoni al classico metal made in USA. Spazio dunque a sonorità più moderne e cariche di groove ben rappresentate dall’apripista “Hypocrite”, brano esemplificativo dell’evoluzione sonora del combo: elementi di spicco nei cinquanta minuti di durata del platter il cantato mutevole ed estremamente caratteristico dello storico singer Eric “A.K.” e l’irruenza dei riff che compongono la fondamenta di tracce come “Falling short”, la rocciosa “Black cloud” e la splendida titletrack. Il lato maggiormente emotivo dei F&J emerge in pezzi come l’intensa “Blackened eyes staring”, dotata di un ritornello che non potrà non catturarvi nella sua drammatica interpretazione, e la struggente “Better off dead”, traccia malinconica che alterna in maniera riuscita parti acustiche a sferzanti intermezzi metallici. Insipida e leggermente sotto tono “K.Y.A.”, traccia che sfigura nettamente rispetto al lotto di composizioni incluse in “The Cold”: se dal punto di vista strumentale non si può altro che constatare l’assoluta efficacia di una line-up ormai stabile da un decennio non si può che omaggiare Eric “A.K.”, singer che come tradizione dei migliori vini, sembra migliorare con il passare del tempo. Che altro aggiungere? Pur con qualche piccola imperfezione “The Cold” entra di diritto tra i migliori episodi partoriti dalla storica formazione di Phoenix: chi li aveva dati per morti dovrà ricredersi, per chi ha sempre confidato in loro “The Cold” rappresenta molto più che una semplice conferma.

TRACKLIST

  1. Hypocrite
  2. Take
  3. The Cold
  4. Black Cloud
  5. Blackened Eyes Staring
  6. Better Off Dead
  7. Falling Short
  8. Always
  9. K.Y.A.
  10. Secret Life
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