7.0
- Band: FOLKSTONE
- Durata: 00:54:02
- Disponibile dal: 03/11/2014
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Ha preso ormai il ‘via’ la carriera dei bergamaschi Folkstone, compagine heavy folk metal alquanto apprezzata in queste zone, a lungo tempo anche coinvolta nell’organizzazione del Fosh Fest, l’estiva tappa obbligata degli amanti delle sonorità “popolari” nel metal. La band lombarda a partire dalla demo d’esordio “Briganti Di Montagna” ha ad ogni capitolo discografico tirato sonore vangate al proprio sentiero musicale, allargandolo e sistemandolo fino a trasformarlo nella larga strada di adesso. E’ comprensibile quindi come ora, dopo appunto tre album passati a sbozzare, creare e definire un certo sound, i Folkstone stiano invece cercando di raffinare un po’ la propria identità musicale, lavorando meno sugli estremi e di più sui dettagli, aggiungendo una nuova dimensione artistica alla loro proposta. Il sound di “Oltre… l’Abisso” si fa quindi leggermente più levigato pur restando nel recinto dell’heavy classico, e nelle liriche e nel comparto degli strumenti medievali registriamo ulteriori novità. L’introduzione ad esempio di strumenti inediti per la band come le Uillean Pipe, cornamuse irlandesi, arricchisce di elementi e di sapori il substrato melodico su cui già si poggiava il sound dei Nostri; se a questo come dicevamo affianchiamo un approccio ai testi meno basato sul bere e sul brigantaggio e più, come già accadeva ne “Il Confine”, su corde personali o sociali otteeniamo un immagine precisa dei Folkstone attuali. La band attacca pesante col singolo “In Caduta Libera” e già ci troviamo a battere il piede sotto il tavolo: come sempre tiro e ritmo si rivelano le armi vincenti del sound dei Nostri. “Prua Contro Il Nulla” tocca corde più personali e dipinge con parole vivide un coraggioso approccio alla vita, mentre “Mercanti Anonimi” rimarca l’atteggiamento di accusa che spesso permea le liriche dei Folkstone, supportando le idee ivi narrate con un bel duetto tra il cantante Lore e la musicista Roby. Altri brani degni di nota sono sicuramente l’arrembante “Nella Mia Fossa” e la dolce “Soffio Di Attimi”, che apre nuove porte sonore al bravo combo bergamasco. Ci piace poi considerare “Tex”, il pezzo che più ci è piaciuto, come una sorta di manifesto passato della band… con la sua ferocia vocale liberata da Lore sul brano, difficile è non richiamarsi alla mente un brano come “Aufstandt”, presente sull’ottimo “Damnati Ab Metalla”. “Oltre… l’Abisso” non delude quindi le attese di fan e supporter e ci presenta un band che molto sta facendo per lavorare su se stessa. Con poi questa sottile vena malinconica che avvolge quasi tutti i pezzi, i Nostri sembrano proprio aver trovato una vena d’oro da sfruttare per un po’.