6.5
- Band: FORESEEN
- Durata: 00:28:27
- Disponibile dal: 21/04/2017
- Etichetta:
- Svart Records
- Distributore: Audioglobe
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Questo “Grave Danger” è uno di quei dischi che agli stand di concerti e festivalini prenderemmo in mano anche solo per capire di che cosa stiamo parlando, e non potrebbe del resto andare diversamente, visto quello che ci troviamo di fronte è una gigantesca croce contornata da esplosioni e filo spinato, e i classici piacciono sempre. Il secondo album dei finnici Foreseen racchiude in quasi mezz’ora una manciata di pezzi che non badano alla forma quanto alla sostanza, un crossover in cui un thrash primordiale e basico va ad unirsi ad hardcore, reminiscenze punk e echi death metal. Un pugno nello stomaco di smisurata violenza che non ha quasi mai cali, fin dall’opener “Violent Discipline”, che apre i giochi con qualche minuto di riffing semplicissimo ma da gambe all’aria. L’idea generale è di una band che live deve mettere a ferro e fuoco i palchi, vista la costanza con cui la cosa tende a ripetersi per tutti e otto i brani inclusi in “Grave Danger” e funziona proprio nelle sue sfuriate più dirette, che ben abbracciano i rallentamenti in midtempo e gli stop-and-go che costellano il dischetto. Quello che ci piace un po’ meno è una sorta di autorefenzialità che si innesta ogni qual volta i nostri tendono a fare i death metaller, girando su chitarre che invece che rallentare e girare a tondo in parti rallentate, funzionano meglio quando vanno ai cento all’ora come dei Nuclear Assault con la voce più cavernosa possibile. Poco male, perché quelli che vanno per la maggiore sono gli assalti di brani come “Fearmonger”, la slayer-ish “Donwnard Spiral” (dai, non ve lo diciamo il riff di quale canzone ci ricorda), o la sporchissima “Governement Cunts”, dove questi rallentamenti sono volti unicamente a farci staccare la testa dal collo sotto le urla rabbiose di Mirko Nummelin . La cosa che ci auguriamo è che i Nostri non intendano affinare alcunché della propria proposta musicale e vadano dritti per la loro strada, che speriamo, in tal caso, possa incrociare ancora la nostra.