7.5
- Band: FORGOTTEN TOMB
- Durata: 00:52:44
- Disponibile dal: 30/10/2012
- Etichetta:
- Agonia Records
- Distributore: Masterpiece
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I Forgotten Tomb sono emiliani, ma pensano a Stoccolma o a New Orleans. Cresciuti in un paese dove la cultura musicale si arena spesso in un tragico provincialismo, Herr Morbid e soci hanno ormai da tempo scansato la mediocrità, valicato i confini e scatenato la loro rivolta a colpi di black metal, doom, sludge e gothic-dark. I loro numi tutelari sono Katatonia e Burzum, i Paradise Lost i loro profeti, lo sludge paludoso e le arie southern degli Eyehategod il loro Verbo. E con il rinnovato appoggio dei noti Finnvox Studios (Impaled Nazarene, Amorphis) in sede di mastering, hanno confezionato l’ennesimo album che è una gioia per le nostre orecchie deviate: tutto riff grassi, improvvise digressioni atmosferiche, linee vocali espressive (sia screaming che pulite) e un sacco di voglia di far spostare i deretani con un drumming e delle strutture sfrenate. Ancora una volta, i Nostri si pongono in un ipotetico crocevia di diversi orientamenti stilistici, risultando sia più sporchi e “maschi” della solita “depressive” black metal band, sia più raffinati di un qualsiasi gruppo sludge, nonchè, ovviamente più istintivi e variegati di una formazione doom et similia. Lo stile Forgotten Tomb è ormai una realtà coerente e consolidata e “… And Don’t Deliver Us from Evil” – pur non essendo magari tanto catchy e irresistibile quanto l’ottimo “Under Saturn Retrograde” dello scorso anno – un album che si ascolta tutto di un fiato. Apici della tracklist, l’opener “Deprived”, che in sei minuti riassume tutto lo spettro sonoro sopra indicato, e “Nullifying Tomorrow”, il cui incipit e l’atmosfera uggiosa riportano alla mente gli esordi del quartetto. Il neo? Troviamo il chorus di “Let’s Torture Each Other” un po’ pedante, ma il brano viene comunque “salvato” da un riff portante e da un arioso stacco centrale azzeccatissimi. Band che punta sempre avanti.