FORGOTTEN TOMB – Hurt Yourself and the Ones You Love

Pubblicato il 28/04/2015 da
voto
8.0
  • Band: FORGOTTEN TOMB
  • Durata: 00:51:56
  • Disponibile dal: 17/04/2015
  • Etichetta:
  • Agonia Records

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Album dopo album i Forgotten Tomb perdono qualcosina a livello di orecchiabilità, ma guadagnano in spessore e varietà. Sotto il profilo stilistico non si può negare l’arricchimento della struttura compositiva della musica del gruppo, aspetto che rende decisamente più densa la materia trattata, rispetto, ad esempio, al sound lo-fi degli esordi. Da qualche album a questa parte l’etichetta di black metal band sta stretta al quartetto: in alcuni brani gli elementi sludge e doom sono ormai preponderanti e le atmosfere risultano essere dunque più pesanti ed avvolgenti; si mantiene tuttavia un aspetto fondamentale e contraddistintivo della band, ovvero la fruibilità, quella sospensione tipica che nonostante l’inspessimento dei riff e degli arrangiamenti risulta ancora imperante. I Forgotten Tomb prendono spunto da diversi generi, ma continuano a scrivere canzoni di senso compiuto; canzoni che, a dispetto della loro consueta lunghezza, si rivelano coerenti e scorrevoli. L’incedere nervoso di “Soulless Upheaval” e il groove racchiuso in “King of the Undesirables” ammaliano e portano ad abbandonarsi all’ascolto incondizionato del resto della tracklist. Senza saperlo si è appena caduti nella trappola ordita dai Nostri: rispetto al precedente “…and Don’t Deliver Us from Evil” la fusione di perfidia black metal e robustezza sludge-doom, a tratti persino dalle tinte southern, è stata ulteriormente affinata e la parte centrale del disco regala il meglio dei due mondi. “Bad Dreams Come True” è talmente asfissiante da farci voler tornare dietro a gambe levate, ma è ormai troppo tardi, ogni via di fuga è sbarrata, si può scivolare solo giù verso l’oblio di un oscuro paesaggio post-industriale con Ferdinando “Herr Morbid” Marchisio a fare da guida con un cantato che in questa occasione è assolutamente alieno a lidi clean. In questo lavoro non si sentono affatto quei break romantici e quelle chitarre malinconiche tipiche di vecchi brani come “Disheartenment” o “Negative Megalomania”, ma i Forgotten Tomb non hanno completamente cambiato pelle: quando pare che il giro degli orrori stia per concludersi arriva infatti “Swallow the Void”, cinque minuti di bellezza e tristezza infinita che potrebbero ricordare una “Springtime Depression”. Non c’è che dire, con il suo suono cinico e crepitante il gruppo ritrae in maniera spietata la moderna decadenza, mettendo in piedi un album denso ed espressivo che sublima tutte le intuizioni del disco precedente. Un album che funzionerà ovunque, sia in camera che in auto, a trenta all’ora come a centocinquanta.

TRACKLIST

  1. Soulless Upheaval
  2. King Of The Undesirables
  3. Bad Dreams Come True
  4. Hurt Yourself And The Ones You Love
  5. Mislead The Snakes
  6. Dread The Sundown
  7. Swallow The Void
8 commenti
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