6.5
- Band: FORGOTTEN TOMB
- Durata: 00:57:01
- Disponibile dal: 08/01/2007
- Etichetta:
- Avantgarde Music
- Distributore: Masterpiece
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Uno dei migliori gruppi in assoluto del nostro paese nel genere black metal ha deciso di cambiare rotta in maniera piuttosto drastica. I piacentini Forgotten Tomb, maestri indiscussi e pilastri europei del cosiddetto ‘depressive black metal’ hanno deciso di osare e di esplorare cosa si cela oltre i confini tradizionali del black metal. E così la vena doom si è fatta più forte, alcuni richiami ai primi Katatonia sono emersi con maggior vigore, il riffing tipicamente black si è evoluto, mutato in un qualcosa di nuovo ed ammaliante perché comprende ora richiami, sussurrati, persino all’heavy più oscuro come quello profuso anni fa da Danzig, per poi sfiorare persino richiamare ai Kyuss più monolitici di inizio carriera. Tutto questo, fermo restando che la presenza di elementi di musica estrema di certo non mancano, può sorprendere parecchio, ma se si osserva con attenzione l’evoluzione della discografia dei Forgotten Tomb allora la svolta della band non è campata per aria, ma prosegue un discorso iniziato tempo fa anche se in “Negative Megalomania” tutto è stato fatto in modo repentino ed esplicito. La vena melodica già presente nella precedente release è qui sviluppata in modo esponenziale e l’atmosfera è sempre sofferta ma non depressiva come in passato. Forse il passo fatto è stato un po’ affrettato, è come se mancasse un album di mezzo tra il nuovo e “Love’s Burial Ground”. Chissà il futuro dove porterà i Forgotten Tomb, di certo in molti avranno tanta nostalgia di quelli vecchi.