6.5
- Band: FOSCOR
- Durata: 00:43:41
- Disponibile dal: 09/06/2017
- Etichetta:
- Season Of Mist
- Distributore: Audioglobe
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I Foscor sono una interessante realtà catalana che raggiunge con “Les Irreals Visions” il traguardo del quinto album in studio e che mostra un’ulteriore evoluzione nel sound della band: dopo tre album più vincolati a stilemi black metal, infatti, i Foscor si sono affrancati dalle loro radici con “These Horrors Wither” del 2014, che vede l’introduzione delle voci pulite ed una transizione verso atmosfere più vicine al dark e al doom. Il percorso intrapreso prosegue anche con questo nuovo lavoro, che mostra ormai un distacco quasi totale da quanto fatto dai Foscor nei primi anni della loro carriera, prediligendo il tratto più atmosferico della loro arte. La formazione di Barcellona dipinge usando una tavolozza di colori delicati e freddi, dosando con intelligenza gli accenti, posti ora su una batteria ipnotica ed una malinconica melodia portante (“Instants”); ora su vaghe reminiscenze black negli arrangiamenti (“Ciutat Tràgica”) o nella voce (“De Merges I Matinades”). Positivo anche il gusto dei due chitarristi, Falke e A.M., che sanno impreziosire diversi passaggi con una melodia più ariosa o con uno sporadico inserto solista. Infine non possiamo fare a meno di citare un centellinato, ma efficacissimo, utilizzo del bandoneon, strumento meraviglioso che riesce a dare un tocco struggente a più di un brano, come, ad esempio, nella parte finale di “Espectres Al Cau”. Cosa manca, dunque, ai Foscor per fare il definitivo salto di qualità? A parere di chi vi scrive le composizioni di “Les Irreals Visions”, pur essendo assolutamente positive, risultano ancora un po’ contenute a livello di intensità, finendo per convincere più per la buona costruzione che per quella carica emotiva che invece dovrebbe essere alla base di questo genere di opere. Naturalmente questo aspetto comporta anche una buona dose di soggettività, quindi non fatichiamo ad immaginare che più di un ascoltatore possa rimanere ammaliato di fronte al viaggio messo in musica dai Foscor.