7.0
- Band: FROM ASHES TO NEW
- Durata: 00:40:25
- Disponibile dal: 20/04/2018
- Etichetta:
- Eleven Seven Music
Spotify:
Apple Music:
Sono passati un paio d’anni da quando, nel mezzo di quello che potremmo definire come il rinascimento del nu-metal, irruppero sulle scene i From Ashes To New con “Day One”, straripante esordio entrato di slancio nelle classifiche e nelle playlist di tutti i rimastoni di fine anni ’90. Galvanizzati dal successo di pubblico e critica, dopo l’immancabile edizione deluxe edition uscita a fine 2016, i quattro della Pennsylvania si sono messi subito al lavoro sul secondo album, la cui lavorazione è stata però funestata dalle solite divergenze artistiche. Modificata la line-up con l’ingresso di Danny Case dietro al microfono e di Tim D’Onofrio (ex Trivium) al drumkit, la formazione capitanata dal mastermind Matt Brandyberry (unico membro della formazione originale) si ripresenta ai nastri di partenza con “The Future”, disco stilisticamente vicino all’esordio ma un po’ meno dirompente. Al netto della maggiore componente melodica, pezzzi come “Crazy”, “My Name” o “Broken” (semi-plagio di “Papercut”) sono sì pronti per l’heavy rotation su Sirius XM, ma sembrano mancare di quella spinta propulsiva che tanto ci aveva catturato all’esordio, risultando come una versione meno ispirata degli originali. Di contro, tra gli episodi più interessanti (curiosamente tutti concentrati nella seconda metà della tracklist), citiamo “Forgotten”, “Nowhere To Run”, “On My Own” e la titletrack, riusciti tentativi di variare una formula compositiva per il resto saldamente ancorata agli stilemi codificati dai Linkin Park di “Hybrid Theory” e ripresi in tempi più recenti dagli Hollywood Undead. Ecco, se siete legati a queste due band probabilmente non mancherete di apprezzare “The Future”, anche se la botta di energia di “Day One” resta inarrivabile.