FROM HELL – Ascent From Hell

Pubblicato il 04/12/2014 da
voto
5.0
  • Band: FROM HELL
  • Durata: 01:09:12
  • Disponibile dal:
  • Etichetta:
  • Scourge Records

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I From Hell sono americani di San Francisco e questo è il loro album di debutto. Non sono degli scolaretti del metal: qui ci troviamo di fronte ad una band formata da Paul Bostaph (Slayer, Testament, Exodus) alla batteria, da Steve Smyth (Nevermore, Forbidden, One Machine, Dragonlord) alla chitarra, da Damien Sisson (Death Angel) al basso e con, alla voce e seconda chitarra, il fondatore George Anderson. E quindi un super gruppo no? E cosa suonano questi? Mah, una specie di death metal che sconfina spesso nel thrash, con continui cambi di tonalità vocale, dallo scream al growl passando per toni puliti, e con divagazioni horror inserite qua e là. La prima cosa che fa strabuzzare gli occhi è la durata dell’album, un’ora e dieci minuti di musica per una media di ogni canzone che si assesta sui sei o sette minuti. Sono composizioni lunghe infatti quelle dei From Hell, spesso vere e proprie suite che cambiano atmosfere a seconda del passaggio. Dopo un paio minuti di intro strumentale che ci introduce subito nel corposo e ottimamente missato suono del gruppo, si passa subito a una granitica prestazione dal nome “The Walking Dead”. Bostaph è protagonista del pesante incedere della traccia, una esecuzione classica dominata dallo scream di Anderson. Si continua si questa falsariga anche nelle altre canzoni come “Soul Crusher” e “Psycho Killer”, giusto per citarne qualcuna. Onestamente, non si rimane impressionati. Su “Dead Reckoning” i From Hell provano a fare qualcosa di diverso, aggiungendo tastiere per creare delle atmosfere più calme e ragionate, complice anche il tono di voce pulita utilizzato dal frontman. “Eyes Of My Dead” è la canzone migliore del lotto, dove il gruppo azzecca un ritornello melodico molto efficace, di pronta presa. Ovviamente, considerati i nomi e l’esperienza, c’è molta qualità in ogni singolo passaggio di ciascuna canzone ma, come già scritto, se non conosceste i nomi dei membri prima dell’ascolto neanche ve ne accorgereste più di tanto. E veniamo quindi alle pecche più evidenti di questo scarso lavoro: canzoni troppo lunghe e che a tratti sembrano troppo infarcite di roba, difficili da “digerire” se non dopo molti ascolti. E poi, la voce. Anderson usa diversi toni ma preferisce – o forse si trova particolarmente a proprio agio con – lo scream. Entriamo nel campo dei gusti, ma uno scream su un album da una sezione ritmica così corposa e calibrata non ci sembra la soluzione migliore, perlomeno così lungamente perpetrata. In definitiva un lavoro deludente, che sicuramente non rispecchia le alte aspettative riferite ai componenti del gruppo. In giro, anche fra i più giovani, ci sono tanti album migliori di questo.

TRACKLIST

  1. Standing at the Mouth of Hell
  2. The Walking Dead
  3. Soul Crusher
  4. Psycho Killer
  5. Eyes of My Dead
  6. Nun With a Gun
  7. The Church
  8. Dead Reckoning
  9. Ascent From Hell
  10. The Sleep
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