8.0
- Band: FROSTMOON ECLIPSE
- Durata: 00:41:31
- Disponibile dal: 26/09/2025
- Etichetta:
- Immortal Frost Productions
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Tenere testa alle aspettative del pubblico che con gli anni si fanno sempre più elevate non è affatto facile, eppure i nostrani Frostmoon Eclipse sono sempre una rivelazione. Una rivelazione perché riescono sempre a sorprendere in positivo, ma va detto che sono anche una certezza immutata (e immutabile) in trent’anni di militanza. La chiarezza di intenti, la lungimiranza, la stabilità della line-up, l’ispirazione sempre presente nelle vene della band sono tutti fattori che contribuiscono a rendere ogni lavoro dei Nostri qualcosa di estremamente interessante.
A sei anni di distanza dall’ultimo full-length pubblicato, arriva il nuovo “As Time Retreats” che inizia proprio da dove terminava il suo predecessore “Worse Weather To Come”. La produzione è molto buona e rende onore al sound definito della band, inoltre non si discosta di molto da quella utilizzata sul precedente album. Siccome dal punto di vista stilistico i Frostmoon Eclipse riprendono il discorso da dove l’avevano lasciato sei anni fa, si potrebbe pensare al nuovo album come ad un doppione del suo predecessore, ma non è affatto così. “As Time Retreats”, infatti, non è tanto il figlio di “Worse Weather To Come”, quanto una sua evoluzione. Molte idee accennate in precedenza sono infatti qui sviluppate, viene dato loro più spazio e più tempo a disposizione per mostrarsi in tutta la loro natura: come per esempio in un brano come “ Universe Black Vacuum”, dove quasi tutta la prima metà del brano sviluppa atmosfere ed arpeggi che si intrecciano e prendono varie forme sino a confluire infine in maniera naturale nel black metal da sempre suonato dalla formazione italiana.
Anni fa queste soluzioni c’erano già ma ad uno stadio embrionale, ora sappiamo che non si trattava di azzardi poco convinti o di mancanza di coraggio, c’era semplicemente bisogno di dare tempo al tempo, di lasciare che queste idee feconde si sviluppassero per fiorire sul presente “As Time Retreats”.
L’etichetta ‘black metal’ a questa band inizia a stare un po’ stretta, in effetti, nel senso che si percepisce la presenza di un animo volubile all’interno di questo corpo esteriore che porta i segni del metallo nero. Dall’opener “Transient”, la quale per raffinatezza e atmosfere può ricordare i Borknagar spogliati della loro aura epica, alla più sperimentale “Truth Of The World”- vicina per moto sperimentale agli Enslaved del periodo di “Below The Lights” – fino ad arrivare all’incalzante e ruvida “Out In Grey Light”, a ricordare ci sì che gli argini sono stati rotti, ma non per questo la band ha subito una metamorfosi a tal punto di abbandonare la cara, vecchia strada (dove, con ‘vecchia strada’, si intende un black metal lineare e dalle melodie mai scontate e nemmeno troppo armoniose).
Difficile cogliere l’essenza di questa elegante e sofisticata atmosfera presente su ogni canzone, creata con parti acustiche, con il cantato pulito o semplicemente con il classico stile Frostmoon Eclipse. Sembra esserci comunque un sotterraneo feeling malinconico e disilluso a rendere questi brani misteriosi, ma capaci comunque, come sempre, di parlare al nostro animo in modo diretto.
Ci sono dei momenti, come in “ Char These Bones To Coal” dove serpeggia un’atmosfera struggente, non importa se durante le parti black metal più rapide o quando il brano vira repentinamente verso uno scarno, ma toccante arpeggio; in questi frangenti si può provare l’eco delle emozioni decadenti e romantiche di un gruppo come gli Empyrium o della loro incarnazione black metal dei Sun Of The Sleepless. Come in questo caso, spesso sono le emozioni suscitate dai Frostmoon Ecplise che ci fanno fare un collegamento ideale con altri gruppi, più che la loro connessione stilistica.
Ci sono passaggi e mood che derivano dal mondo doom/gothic e persino dark, come ad esempio nella cupa e conclusiva “Eschaton” e ci sono tanti spunti a cui ci si potrebbe aggrappare per cercare di capire più a fondo questo album bello ed intangibile, ma la cosa migliore da fare è arrendersi alla classe cristallina di questa band e godersi questa quarantina di minuti di ottima musica estrema. Altro grande album firmato Frostmoon Eclipse, c’è poco altro da aggiungere.
