7.0
- Band: FROSTMOON ECLIPSE
- Durata: 00:41:27
- Disponibile dal: 21/04/2016
- Etichetta:
- Black Blood Records
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Chi conosce la musica dei Frostmoon Eclipse, una delle più longeve e durature creature dell’underground black metal italiano, potrà certamente confermare il carattere profondamente intimo ed emozionale della loro proposta, un’indole inquieta e molto incline al cambiamento che si riflette fedelmente anche nelle scelte artistiche della band. Contraddistinti come sempre dal loro fare schivo e poco incline alla forzata socialità di molte altre compagini musicali, i ragazzi arrivano oggi al traguardo del sesto full-length in pubblicazione, passaggio significativo che segna però abbastanza inaspettatamente un brusco richiamo alle origini del gruppo. Il precedente “The End Stands Silent” aveva segnato cinque anni fa il punto massimo raggiunto fino ad allora, un concentrato di rabbia contenuta e mortifera eleganza che aveva ammaliato anche ai piani alti di Osmose Productions (etichetta che ha pubblicato il suddetto lavoro) ed i più fedeli seguaci del combo italiano. Produzione pulita, suoni particolarmente curati e songwriting leggermente più progressivo vengono invece abbandonati oggi con “The Greatest Loss”, un crudo esempio di black metal melodico sofferente pienamente in linea con i vecchi lavori pubblicati ma arricchito di un’esperienza maggiore da parte di tutti i musicisti coinvolti. Impossibile non riconoscere fin dai primi perentori accordi della titletrack, posta in apertura, lo stile inimitabile di Alcara alle chitarre, creatore di melodie grigie e profondamente tristi, su cui si staglia abrasivo lo screaming di Sassi, tornato particolarmente aggressivo rispetto al più recente passato, ed il drumming contenuto ma ben incisivo di Gionata Potenti, coadiuvato dalle fantasiose ed “intermittenti” linee di basso di Gorrini. Un amalgama fondata su una consapevolezza ed una conoscenza reciproca estremamente profonda, che crea una pasta generale coesa, coerente, dove l’apporto di ogni parte risulta indispensabile e caratterizzante. Di brano in brano infatti, la musica fluisce organica e naturale, raggiungendo picchi emotivi da brividi nei suggestivi passaggi acustici di “Hell Thousandfold” e “The Nihil Speaks”, nell’atmosfera raccolta e soffocante di “Noise Of The Wheel”, nelle strutture avvolgenti di “Aphotic Aquiescence” e nella lunga suite finale di “Torn Apart By The Withering Voices Of Deceit”, senza mai tralasciare un sentimento di oppressione e sconforto magistralmente racchiuso nelle lyrics senza speranza del cantante e nella tagliente produzione dell’album. Alla luce di una produzione generale molto più grezza ed un songwriting più canonico per gli standard della band rispetto a “The End Stands Silent”, si rischia di etichettare “The Greatest Loss” come un prodotto inferiore al precedente, quando un ascolto appassionato ed accurato invece sapranno rendere il giusto merito ad un lotto di brani impregnati di sensazioni negative e suggestioni fosche che si addicono perfettamente al genere in questione, segnando un nuovo passo avanti per i Frostmoon Eclipse, rivolti però stavolta con lo sguardo verso il passato.