6.5
- Band: FUCK THE FACTS
- Durata: 00:43:55
- Disponibile dal: 28/07/2008
- Etichetta:
- Relapse Records
- Distributore: Masterpiece
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Ritornano alla carica i terroristi sonori canadesi Fuck The Facts. Ad un paio d’anni di distanza dal precedente “Stigmata High Five”, ecco arrivare il terremotante “Disgorge, Mexico”. Sostanziali differenze rispetto al passato non ce ne sono, salvo forse nell’approccio della band a quella che si può considerare una forma canzone più compiuta. Infatti i ragazzi non compongono quasi più brani dalla durata monstre, ma, più canonicamente, delle schegge grind incontrollabili ed impazzite. L’unica canzone davvero lunga è “The Storm”, eccellente esempio di come i canadesi sappiano passare con disinvoltura dal grind tout court a passaggi più melodici e strutturati, soprattutto a livello chitarristico. Vi sono diversi spunti interessanti all’interno di “Disgorge, Mexico”, a partire da una dose inaudita di violenza che negli episodi precedenti era un po’ edulcorata da passaggi tecnici al limite dell’impossibile. I Fuck The Facts in sostanza riscoprono le radici prettamente grind, quelle dei Napalm Death, e le miscelano con i “soliti” The Dillinger Escape Plan e Converge. Il risultato finale è abbastanza buono ma, ancora una volta, non fa gridare al miracolo. Se da un lato apprezziamo il pathos della doppietta “Apathy Is A Karma Killer” e “Golden Age”, dall’altro troviamo un po’ troppo appiattente il songwriting di “Absence And Despite” o di “As Empires Expand And Collapse”, ovvero due delle tracce più violente del lotto. La band non cambierà mai: i ragazzi sono e rimarranno un ensemble superiore alla media che ha il vizio di mettere troppa carne al fuoco e di non sapere gestire al meglio tutte le situazioni che si vengono a creare. “Disgorge, Mexico” rimane un buon ascolto, ma quante occasioni sprecate!