6.5
- Band: FUCK THE FACTS
- Durata: 00:33:53
- Disponibile dal: 28/08/2006
- Etichetta:
- Relapse Records
- Distributore: Self
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Dopo sette anni di onorata carriera e dopo cinque studio album, live, ep ed almeno una decina di split cd, i canadesi Fuck The Facts sbarcano meritatamente su Relapse e pubblicano questo “Stigmata High Five”, concentrato dissonante e violentissimo di sonorità grind e post core assortite. La base di partenza per questo nuovo lavoro rimane un grindcore molto elaborato e tecnico, nonché piuttosto noisy. Il quartetto però, come un devastante tritacarne, butta nel calderone sonoro anche partiture death, progressive e le miscela con delle melodie a volte melliflue e a volte mutuate direttamente dall’hardcore più intransigente. Le tracce sono solamente sette, seppure un paio, “La Dernière Image” e “Dead In The Ruins Of Your Own City”, durino all’incirca otto minuti. Per seguire tutte le evoluzioni sonore dei nostri sono necessari parecchi ascolti ed una buona scorta di Novalgina per il mal di testa. In “The Wrecking” ad esempio fa capolino un riffing a metà strada tra il power e il death che apparentemente fa a pugni con una ritmica psicotica e nervosissima che però alla fine sfocia in un dark rock rilassato che rimanda ai Tool di “Lateralus”. Capirete quindi come per il povero ascoltatore diventi assai difficile trovare il bandolo della matassa in una struttura senza logica apparente. Inutile decantare le qualità tecniche dei canadesi, basti dire che sono semplicemente eccelse, soprattutto le chitare di Topon Das e Jean-Louis Wittinger. Dai Dillinger Escape Plan in poi vi è stato tutto un fiorire di sperimentatori instancabili che, su basi core, tentano di percorrere nuove strade nel tentativo di stimolare la gente ad andare al di la di barriere preconcette e di musica standardizzata. Non è detto che i Fuck The Facts riescano in tutto ciò, ma il solo fatto di provarci li rende già meritevoli di rispetto.