7.0
- Band: FULL BLOWN CHAOS
- Durata: 00:43:46
- Disponibile dal: 01/02/2011
- Etichetta:
- Metal Blade Records
- Distributore: Audioglobe
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Sono passati già quattro anni dall’ultimo capitolo della band di New York, quell’“Heavy Lies The Crown” che, come tutti i suoi predecessori, ci aveva fatto squassare la chioma senza troppo impegno. Se quattro anni fa non ci eravamo stupiti per l’immobilismo sonoro e per la totale mancanza di anche solo un minimo accenno di cambiamento e/o evoluzione sonora, è ben difficile che un disco che porta il nome della band si discosti in qualche modo dai precedenti. E infatti, sin dalle primissime note l’ascoltatore viene investito da un cavalcante thrash/death core in salsa Hatebreed, con breakdown da slogare le spalle, polverose cavalcate di mid tempo, rallentamenti pachidermici e quintalate su quintalate di groove. Giusto un paio di varianti da segnalare: “Silence Is Golden”, dove addirittura appare un sorprendete assolo melodico dal vago retrogusto thrash, durante il quale abbiamo creduto che ci fosse qualche interferenza nel nostro impianto stereo, fino a quando le ritmiche non sono tornate a martellare con la consueta ignoranza che contraddistingue questa band; e poi “Gravedigger”, dove ad accompagnare il ritornello abbiamo una sorta di arpeggio melodico di cui, in tutta onestà, avremmo fatto anche a meno. Come detto altre volte, non saranno di certo i Full Blown Chaos la band che cambierà la scena musicale, e tutto sommato crediamo che ciò non rientri nemmeno nelle loro intenzioni. Però diciamo che, quando si è appassionati di queste sonorità, loro sono uno di quei gruppi in grado di suonare il proprio genere in maniera genuina, concreta e coerente, evitando di perdersi in tecnicismi o evoluzioni, ma pestando sempre e comunque a tavoletta. Qualcuno dirà che è la solita minestra riscaldata… è tutto vero, però dobbiamo dire che dopo qualche anno di silenzio, ci mancava qualcosa di nuovo dai Full Blown Chaos. Un gruppo, una certezza.