6.5
- Band: FULL OF HELL , NOTHING
- Durata: 00:33:00
- Disponibile dal: 01/12/2023
- Etichetta:
- Closed Casket Activities
Spotify:
Apple Music:
“When No Bird Sang” rappresenta un esperimento collaborativo tra due band, Full Of Hell e Nothing, che vogliono evidentemente dimostrare come dagli opposti possano nascere sinergie inaspettate. Sebbene il risultato non sia particolarmente riuscito, va riconosciuto il coraggio e l’impegno nel creare un ponte sonoro tra due realtà musicali così distinte.
I primi, i Full Of Hell, sono da tempo fautori di un metal mutevole in continua esplorazione sonora, incorniciato in lavori estremamente intensi e deviati. Ad esempio, “Suffocating Hallucination”, collaborazione con i Primitive Man uscita a marzo di quest’anno, rappresenta un’interessante fusione tra sludge metal e drone capace di evocare atmosfere cavernose e dissonanti.
I Nothing, band di Philadelphia con già all’attivo sei album, si muovono invece all’interno di uno shoegaze con tinte dream pop e post-hardcore.
“When No Bird Sang” cerca dunque di fondere le caratteristiche peculiari di entrambi e si presenta come un’opera che di base può essere accostata al filone sludge (atmosferico), ma di cui però risulta difficile una precisa categorizzazione. Ogni traccia spazia infatti per influenze, generi e idee diverse che talvolta non riescono a mescolarsi tra di loro e a mantenere la propria individualità.
L’album parte forte con “Rose Tinted World”, un pezzo che riesce perfettamente nella sfida: l’idea di lasciare all’energia dei Full Of Hell la prima metà della traccia, tra urla acute e l’intensità di chitarra e batteria e allo shoegaze dei Nothing la seconda, mantenendo sempre una stessa idea ritmica, convince e avvicina musicalmente le due band. La parte finale del brano è particolarmente coinvolgente e miscela sonorità evocative ed elementi noise che possono richiamare il post-rock dei Godspeed You Black Emperor.
Tuttavia, in brani come “Like Stars In The Firmament”, “Wild Blue” e “When No Bird Sang”, l’equilibrio si incrina: viene meno la controparte metal dei Full Of Hell e i Nothing prendono il sopravvento, creando un clima etereo ma spesso ripetitivo, che ricorda altri lavori come “After The Magic” dei Parannoul, uscito quest’anno, per la fusione tra dream pop e shoegaze.
Queste tracce sono molto simili per idee sonore tra di loro: un cantato sussurrato, chitarre riverberate al punto da fondersi totalmente col resto degli strumenti, uniti ad un ritmo lento e sognante, creando immagini che si susseguono senza troppe variazioni per una buona metà dell’album.
Solo nel finale – e con “Forever Well” – la coesione viene ripristinata. Quest’ultima traccia, in particolare, incarna ciò che l’album avrebbe potuto offrire in modo più consistente. “Spend The Grace” utilizza invece un crescendo sonoro che fonde il malinconico suono etereo di voce e chitarre con lo screaming dei Full Of Hell, creando un mood cupo e di forte impatto che richiama gli Isis per la commistione di sludge ed elementi atmosferici.
In definitiva, “When No Bird Sang” si conferma un progetto ambizioso, anche se in diverse occasioni tende a sbilanciarsi un po’ troppo a favore dei Nothing, compromettendo la coesione della collaborazione. Nonostante ciò, l’album presenta momenti riusciti che evidenziano il potenziale della cooperazione delle due band, suggerendo che questa potrebbe essere solo una prima tappa in un percorso da ampliare e perfezionare.